Sono una cinquantina, hanno lavorato in questi ultimi anni per l'Atm di Messina e oggi sono tagliati fuori. In una lettera la storia della loro vertenza
Ancora una volta hanno indossato le loro maglie blu, quella divisa che per qualche anno li ha visti alla guida dei bus Atm di Messina. Numerosi oggi si sono dati appuntamento davanti Palazzo Zanca, per protestare, per farsi vedere, per fare in modo che i riflettori rimangano accesi su di loro. Sono gli ex autisti dell’Atm di Messina, quelli che per qualche tempo hanno lavorato attraverso selezioni delle agenzie interinali, poi attraverso una graduatoria del Centro per l’Impiego, per ritrovarsi oggi con un pugno di mosche in mano.
I loro contratti sono sempre stati a tempo determinato, questo lo sanno. Non rivendicano corsie preferenziali o assunzioni a occhi chiusi. Però continuano a chiedere di essere considerati, di non essere ignorati come se non avessero mai lavorato un giorno per l’azienda di trasporto pubblico della città. Soprattutto adesso che la vecchia Atm è andata in pensione e la nuova Atm ha iniziato a reclutare autisti, loro rimangono fuori e non si rassegnano.
La lettera alla Prefettura
Oggi hanno manifestato davanti il Comune, una protesta a cui hanno aderito anche tutti i segretari delle organizzazioni sindacali. Una rappresentanza dei lavoratori si è poi spostata in Prefettura, per consegnare un documento sulla vertenza auspicando l’intervento del Prefetto. Una lunga lettera che racconta le tappe della loro battaglia, dalla prima assunzione fino all’ultimo giorno alla guida. Sono una cinquantina, con l’avvio della nuova Atm non hanno avuto il rinnovo dei contratti, né la possibilità di partecipare al bando per l’assunzione di nuovi 70 autisti, riservato solo a giovani under 30.
Nonostante i requisiti richiesti siano gli stessi che li hanno portati per anni a lavorare per Atm e nonostante abbiano anche maturato esperienza. Raccontano qual è stato il percorso che ha portato ad oggi questo gruppo di lavoratori a dover attivare continue forme di protesta, sempre pacifiche, per rivendicare il proprio diritto a poter proseguire l’attività lavorativa anche nella nuova Azienda Trasporti Messina.
All’Atm servono autisti
Ricordano che il piano industriale 2020-22 di della nuova Atm prevede circa 160 assunzioni di personale autista. E che nel Piano finanziario collegato al Contratto di servizio votati in consiglio comunale, si stabilisce che l’azienda debba avere il 58,8% di autisti, che devono diventare 64,8% nel 2022. Numeri che snocciolando per evidenziare che, anche alla luce delle prossime 70 assunzioni di autisti, la percentuale prevista nel piano finanziario già approvato e quindi con la prevista copertura economica di Atm Spa resterà ben sotto l’obiettivo del 58,8%.
Alla Prefettura chiedono un intervento a sostegno di quella che considerano una “legittima rivendicazione a richiedere la salvaguardia dei diritti maturati e della professionalità acquisita nell’azienda Atm”. Chiedono ogni azione che possa essere utile e opportuna per trovare soluzione alla vertenza e continuità occupazionale a questi lavoratori e alle loro famiglie che ad oggi versano in comprensibili difficoltà economiche.
Hanno ragione 20 autisti per ogni autobus così uno guida e gli altri 19 spingono, così la nuova atm risparmia sul gasolio, visto che il biglietto non lo paga nessuno a parte qualche eccezione.