Gli ideali sturziani 100 anni dopo l'appello ai "Liberi e Forti"

Gli ideali sturziani 100 anni dopo l’appello ai “Liberi e Forti”

Redazione

Gli ideali sturziani 100 anni dopo l’appello ai “Liberi e Forti”

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domenica 03 Marzo 2019 - 08:31

Il convegno di domenica 3 marzo a Cristo Re

Si svolge oggi, domenica 3 marzo, a Cristo Re, il  Convegno  su: “Gli ideali sturziani di Giustizia e Libertà, a cento anni dall’Appello ai Liberi e Forti” organizzato dal C.I.S.S. – Centro Internazionale Studi Sturzo – Messina. L’incontro, nello specifico, oltre che  costituire un’occasione di celebrazione storica vuole essere  un momento di  riflessione  sui valori che hanno  caratterizzato l’impegno  di Don Sturzo in un tempo doloroso e complesso  in cui  povertà e disagi, tutti,  erano presenti; si era alla fine della I^ guerra mondiale e alla vigilia dei più violenti e disastrosi totalitarismi.  Eppure da quel difficile contesto, da don Sturzo  è spirato quel  “soffio” di speranza e voglia di “essere civile” che partendo dalla Sicilia  ha animato la storia nazionale  determinando ‘il verso’   del quale a distanza di cento anni  si parla  con ammirazione e rispetto.  Molti cambiamenti in positivo nel frattempo sono avvenuti (e questo è indubbio); ma tanti altri sono emersi, nuovi e complicati, apparentemente inestricabili,  che trovano anche nella perdita di senso, di responsabilità sociale e sensibilità individuale, la loro causa.Che fare? Rassegnarsi o cercare di ricostituirsi una essenziale armatura di principi e valori etici e morali? Si può ritenere che gli ideali sturziani di Giustizia e Libertà, i suoi messaggi di proposta e di speranza possono valere ancora oggi? Possiamo non ancorare  ad essi il nostro  impegno per pensare ancora possibile costruire una nuova e migliore società?  Si può  più continuare a non pensare alla obbligatorietà individuale dell’azione civica?Queste le domande che naturalmente ci si pone di fronte alla esperienza di Don Sturzo, di un siciliano guidato da una mansueta ostinazione all’obbedienza, prima di tutto,  alla coscienza, che ha dimostrato che la provenienza da un territorio povero non è causa giustificante l’astensionismo civile.Con Don Sturzo abbiamo avuto il riscontro  che la storia  ci ha consegnato un uomo di specialissimo pregio che è riuscito a illuminare le cose, le coscienze e le storie in cui si è affacciato.L’incontro di oggi vuole  riconoscere a Don Sturzo questo suo merito e spereremmo che ci consenta di coglierne qualche frutto: convincerci che “…… il dovere dice speranza”.

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