Appuntamento alla Sala Lettura con una mostra a cura del maestro Paolo Lanza
MESSINA – La Biblioteca regionale universitaria “Giacomo Longo” si prepara a presentare la nuova sezione dedicata all’iconografia “Gli ori di Bisanzio a Messina”, in un evento a cura del maestro Paolo Lanza, che si terrà mercoledì 5 ottobre, alle 10.30, alla Sala Lettura del primo piano.
L’iniziativa arriva a pochi giorni dall’inaugurazione dell’esposizione bibliografico-iconografica sull’Archimandritato del SS. Salvatore con i rarissimi volumi manoscritti, provenienti dall’antico Archimandritato, pervenuti attraverso molteplici vicissitudini storiche e custoditi dalla Biblioteca regionale nel ricco e pregevole Fondo SS. Salvatore.
Le dodici icone
Sarà Tommasa Siragusa, la direttrice d’Istituto, ad aprire i lavori, prima di far presentare a Paolo Lanza, maestro iconografico e autore delle opere esposte, il proprio percorso di vita. Le dodici icone sono dedicate alla Madre di Dio, cioè la Theotokòs, nei tipi dell’ Eleusa e dell’ Odighitria, al
Pantocratore, agli Angeli, alla Trinità e alla Creazione. Le sue opere sono la Sacra Scrittura per immagini, Icone create con l’utilizzo di pigmenti naturali quali preziosi minerali polverizzati, terre impastate con l’uovo e con il vino, foglie di oro zecchino: ogni cosa è espressione del Divino e può pertanto contribuire a raffigurarlo. Nella Sua arte tutto il creato concorre per dare Gloria al Creatore.
Esposizione fruibile fino al 14 ottobre
L’esposizione delle icone, accompagnata anche da una selezione di monografie tematiche tratte dal posseduto della Biblioteca e da una ricerca bibliografica curata dalla funzionaria direttiva Amelia Parisi, sarà fruibile fino al 14 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13:00, il mercoledì
anche nel pomeriggio dalle 15:30 alle 17:30.
Tanto rumore per nulla. Manufatti mediocri per non dire altro….
Sicuramente avrà le competenze per valutare le opere del Maestro esposte , ma il commento è assolutamente inopportuno.
Suvvia non scherziamo. I Maestri iconografi di chiara fama sono altri.