Grasso: "La Città Metropolitana di Messina avrà i fondi per chiudere i bilanci"

Grasso: “La Città Metropolitana di Messina avrà i fondi per chiudere i bilanci”

Redazione

Grasso: “La Città Metropolitana di Messina avrà i fondi per chiudere i bilanci”

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sabato 10 Agosto 2019 - 11:16

L'assessore regionale replica al sindaco De Luca. L'allarme della Fp Cgil

“Nessuna modifica è stata apportata all’accordo raggiunto durante la conferenza Regione-Autonomie locali di martedì scorso”. L’assessore regionale Bernardette Grasso replica al sindaco di Messina, Cateno De Luca, che aveva lamentato una variazione delle intese.

“Così come concordato in quella sede – prosegue la Grasso – abbiamo provveduto a ripartire una prima quota, pari all’80% delle risorse, per consentire la chiusura dei bilanci a Città Metropolitane e Liberi consorzi comunali che, in base alla vigente normativa, sono oggi nelle condizioni di poterlo fare. Le ulteriori risorse, pari al 20%, saranno ripartite fra gli enti di area vasta che, all’atto della definizione dei consuntivi, non risulteranno in grado di chiudere i bilanci. Fra queste ultime, in base ai dati in nostro possesso, rientrerà anche la Città metropolitana di Messina, che riceverà quindi le risorse necessarie per giungere alla chiusura del bilancio”.

A Messina, però, servirebbe ben un terzo di tutta la parte restante, cioè 9 milioni su 28.

Ma la Grasso rassicura: “Oltre a ciò, nel corso della Conferenza abbiamo stabilito di erogare in favore degli enti di area vasta una quota aggiuntiva, corrispondente al 20%, sui 250 milioni di euro di cui all’accordo fra Stato e Regione dello scorso dicembre. Tali somme, destinate al pagamento dei mutui, consentiranno di liberare risorse per la ‘spesa corrente’”.

La preoccupazione tra i sindacati, però, resta. “Le inutili manifestazioni del sindaco non hanno portati i risultati sperati – dice il segretario della Fp Cgil, Francesco Fucile -. I criteri da sempre utilizzati per il riparto tra le 9 ex Province si sapeva già che avrebbero danneggiato Messina, ma nulla è stato fatto per evitarlo. Così facendo si sta già dichiarando il de profundis della Città Metropolitana di Messina con tutte le conseguenze del caso: risorse del Masterplan, dipendenti, precari etc.”.

Quello che preoccupa ulteriormente è che la crisi del Governo nazionale. “Potrebbe far fallire l’ipotesi di accordo Stato Regione che doveva attuarsi entro fine settembre secondo il quale la terza tranche del prelievo forzoso sarebbe stata eliminata. Un quadro desolante costellato da errori enormi del passato e da un presente che vede Messina sempre più debole. L’intera classe politica messinese che continua a litigare ed il tentativo di intestarsi la paternità della soluzione del problema ci hanno ridotto in queste condizioni. Ci aspettiamo azioni serie ed efficaci che siano in controtendenza con quelle viste finora”.

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