Proseguono le indagini dei carabinieri per individuare l'uomo che alle 19 di ieri ha tentato di uccidere il trentaseienne Giovanni Zirilli. L'accoltellatore ha puntato alla gola.

Un colpo diretto alla gola. E' spuntato all'improvvido e lo ha sorpreso seduto sul suo scooter sotto casa. Con la massima freddezza. Non una parola prima. Nessun diverbio, nessuna lite. L'uomo che ieri sera ha accoltellato Giovanni Zirilli, 36 anni, impugnando un coltello non ha avuto la minima esitazione. Ha mirato al collo. Il trentaseienne si è difeso e con la mano e ha deviato il coltello che si è conficcato nell'emitorace sinistro. Una ferita profonda, che non ha raggiunto il polmone come rivelato dalla tac eseguita al Piemonte dopo il sospetto che il coltello fosse penetrato a fondo nella carne.

Già oggi Giovanni Zirilli è tornato nella sua abitazione a Gravitelli. I medici gli hanno medicato la ferita al petto e quella alla mano destra e lo hanno dimesso con una prognosi di 30 giorni.

Ai carabinieri ha detto di non conoscere la persona che ieri sera voleva ucciderlo. Le indagini dei carabinieri della compagnia centro, sotto la direzione del sostituto procuratore Federica Rende, al momento non escludono nessuna pista. Dal regolamento dei conti per questioni legate alla microcriminalità a risvolti che hanno a che fare con qualche donna. Si indaga a tutto campo nel tentativo di individuare il responsabile del grave fatto di sangue.