Giovedì il primo confronto tra il giudice e il medico indagato per i tamponi "farlocchi" a Messina
MESSINA – E’ giovedì 19 gennaio il giorno fissato per il primo faccia a faccia tra il giudice e i quattro sanitari coinvolti nell’inchiesta sui falsi green pass a Messina. Il medico e i biologi che hanno l’obbligo di firma sono stati convocati a Palazzo di Giustizia per rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari Tiziana Leanza. Saranno accompagnati dai difensori, gli avvocati Giuseppe Romeo, Filippo Di Blasi e Piera Russo, e avranno l’opportunità di chiarire la loro posizione, difendendosi.
All’interrogatorio del camice bianco che effettuava i tamponi, o meglio che secondo l’Accusa non li effettuava davvero, e dei biologi del laboratorio della zona sud che attestavano la negatività dei test da lui trasmessi, prenderà parte probabilmente anche il sostituto procuratore Roberta La Speme. E’ stata lei a coordinare gli accertamenti della Guardia di Finanza scaturita nel blitz di qualche giorno fa.
Accertamenti che coinvolgono, come indagati, anche una trentina di pazienti che si erano rivolti all’ex ginecologo ospedaliero per ottenere la certificazione necessaria per recarsi sul posto di lavoro. Complessivamente i “pazienti” controllati dalla Guardia di Finanza sono oltre un centinaio.
Prima , vediamo cosa emerge dagli interrogatori…