Rocco Gatto si oppose per ben due volte alle intimidazioni del clan Ursino, prima di essere ucciso
“Questa giornata rappresenta un momento di gioia, una grande festa, ma anche il coronamento di un traguardo di concretezza amministrativa raggiunto nonostante tutte le difficoltà tecniche che ci sono state intorno a questo centro sportivo nato col programma Pon legalità 2007 e poi andato incontro a diverse traversie. Ma grazie al gioco di squadra dell’amministrazione di Grotteria, con la Prefettura e anche grazie alla determinazione del sindaco Loiero, noi oggi apriamo un presidio sportivo, sociale ma soprattutto di legalità”. E’ quanto affermato dal sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà a margine della cerimonia di inaugurazione del Centro Polisportivo “Rocco Gatto” a Grotteria alla presenza, fra gli altri, del sindaco Vincenzo Loiero, del Vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva e del consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda. Legalità, ha proseguito Falcomatà, “che comincia già dalla persona a cui è intitolato questo centro, perché rinnovare la memoria di Rocco Gatto, barbaramente ucciso negli anni ’70, significa portare avanti un percorso di legalità non soltanto a parole ma in modo concreto, andando nella direzione della cosiddetta legalità percepita, cioè quella che si fa anche con i simboli, che sono sempre importanti e coinvolgono in modo diretto i ragazzi”.
CHI ERA ROCCO GATTO
Rocco Gatto, fu ucciso della ‘ndrangheta nel marzo del 1977, dopo essersi opposto per ben due volte al clan degli Ursini. La prima, contro le richieste estorsive, nei confronti della propria attività dove fino a qualche anno prima aveva lavorato come garzone e la seconda, quando si rifiutò al “coprifuoco” imposto dalla ‘ndrina, in seguito alla morte violenta del capoclan Vincenzo Ursino .
Una giornata che ha chiamato a raccolta tantissimi giovani e la presenza della Città metropolitana “intende sottolineare la centralità di questa struttura pubblica – ha evidenziato il Sindaco Falcomatà – per Grotteria, per i comuni della Vallata del Torbido e dell’area omogenea della Locride e per tutto il territorio metropolitano. Questo il modo migliore per ripartire dopo un periodo buio – ha poi concluso il Sindaco metropolitano – e poterlo fare insieme a tanti ragazzi è davvero emozionante e ci restituisce maggiore consapevolezza e forza rispetto all’aiuto che la Città metropolitana deve dare nell’ambito dell’offerta sportiva e in generale di nuovi spazi di aggregazione”.
“E’ stato bello essere presenti a Grotteria insieme ai sindaci della Vallata del Torbido e al Sindaco metropolitano Falcomatà, per consegnare alla comunità uno spazio di socialità e per lo sport che in questo territorio era particolarmente atteso”, ha poi aggiunto il consigliere metropolitano delegato, Salvatore Fuda. “Uno spazio intitolato ad un gioiosano, Rocco Gatto, vittima di mafia e simbolo della storia di Gioiosa e di quello che è stato il movimento”