Sequestrato il depuratore di Torregrotta. Il sindaco: “Criticità presenti da prima del mio mandato”

Sequestrato il depuratore di Torregrotta. Il sindaco: “Criticità presenti da prima del mio mandato”

Salvatore Di Trapani

Sequestrato il depuratore di Torregrotta. Il sindaco: “Criticità presenti da prima del mio mandato”

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sabato 26 Settembre 2015 - 12:24

Nella giornata di ieri la Guardia Costiera di Milazzo, in seguito ad un controllo di routine, ha infatti riscontrato diverse criticità strutturali e la mancata presenza della concessione demaniale marittima per lo scarico delle acque reflue del depuratore. Il sindaco Caselli: “Ci stiamo adoperando per una soluzione ma le problematiche evidenziate esistevano da prima del mio mandato”.

Una situazione scomoda per Torregrotta che si è vista eseguire un sequestro preventivo del depuratore nella giornata di ieri. In seguito ad alcuni controlli da parte della Guardia Costiera di Milazzo, infatti, sono state riscontrate diverse criticità strutturali e meccaniche dell’intera struttura. La Guardia Costiera, inoltre, ha appurato anche la mancanza delle autorizzazioni necessarie all’occupazione delle aree demaniali marittime e degli specchi acquei con conseguente mancanza dei permessi per lo scarico dei reflui urbani depurati. Risultano assenti inoltre, stando ai controlli effettuati, anche gli autocampionatori e i misuratori di portata, necessari per legge allo svolgimento delle attività del depuratore.

L’amministrazione, che si dichiara già in opera per risolvere la situazione, rimanda ogni responsabilità alle precedenti amministrazioni aggiungendo che diverse problematiche sarebbero state aggravate da una politica latitante e da una regione incapace di fornire il giusto supporto. “Le problematiche evienziate esistevano da prima del mio mandato e sarebbero dovute essere risolte già in fase di avviamento delle attività del depuratore –dichiara il sindaco Antonino Caselli, che aggiunge- Più volte in passato abbiamo richiesto un prospetto per risolvere in modo adeguato la situazione ma ci siamo ritrovati dinanzi ad una burocrazia lenta e inefficace. Attualmente stiamo valutando la possibilità di inviare i reflui all’impianto di Giammoro che è un impianto superdimensionato e ben si presta allo scopo. Nonostante tutto tengo a sottolineare –conclude- che non è mai esistito un reale pericolo per i bagnanti. Le pompe che spingono i reflui lontano dalla battigia, infatti, hanno sempre funzionato correttamente”.

Attualmente il sequestro del depuratore è stato sottoposto dalla Guardia Costiera al vaglio dell’Autorità Giudiziaria per l’eventuale successiva convalida. La Guardia Costiera, tuttavia, dichiara di essere intenzionata a proseguire con le proprie indagini e che sono già stati predisposti diversi controlli su tutta la fascia costiera tirrenica per evidenziare problematiche affini.

Salvatore Di Trapani

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