E' stata fissata al prossimo 24 ottobre l'udienza preliminare per l'imprenditore barcellonese che faceva firmare contratti con orari di lavoro e stipendi ridotti nonostante, in realtà, i dipendenti lavorassero per un numero di ore settimanali superiore a quelle previste, 40, anziché 28
Costringeva oltre 80 dipendenti di una sua importante catena di supermercati a firmare contratti "in solidarietà", ottenendo anche un contributo di solidarietà dall'Inps di circa 30mila euro, con orari di lavoro e stipendi ridotti nonostante, in realtà, lavorassero per un numero di ore settimanali superiore a quelle previste, 40, anziché 28, minacciandoli viceversa di licenziamento.
La Guardia di Finanza di Barcellona ha quantificato in oltre 1 milione e 200mila euro gli stipendi non pagati. Le indagini sono state avviate sulla base delle segnalazioni pervenute dai lavoratori dipendenti.
Il responsabile è il noto imprenditore barcellonese Immacolato Bonina, per il quale la Procura di Barcellona ha richiesto il rinvio a giudizio, dovrà rispondere dei reati di “estorsione” e “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”.
L'udienza preliminare è stata fissata al prossimo 24 ottobre davanti al GUP di Barcellona.
Leggi qui: i dettagli dell'inchiesta
Speriamo che si muova Messina a difesa dei lavoratori in nero e quelli sfruttati
e sono tantissimi .
Continuare così in tutta Italia significherebbe essere sulla buona strada contro chi sfrutta i lavoratori ed evade le tasse.
Bene hanno fatto gli 80 lavoratori del Nord che ha denunciato i propri datori di lavoro, solo così la Guardia di Finanza è riuscita a incastrare questi datori senza dignità e sleali con il fisco.