Puntuale ogni mese si recava presso l'ufficio postale Messina centro e incassava poco più di mille euro della pensione della defunta madre. A scoprirla sono stati i finanzieri di Messina. Deve rispondere di truffa aggravata
Il 16 di ogni mese, puntuale come un orologio svizzero, si recava presso l’ufficio postale Messina centro. Attendeva il suo turno e quindi ritirava la pensione della madre. Ma c’era un particolare non trascurabile: la madre era morta da ben 12 anni e nonostante questo, Maria Amalia Basile, insegnante di 55 anni, dal giugno 1999 quando era venuta a mancare il genitore aveva continuato a intascare i soldi della defunta madre. A scoprirlo sono stati i finanzieri della della Sezione Operativa della Compagnia di Messina, dopo un’indagine, a carattere nazionale, scaturita da una preliminare attività info-investigativa operata dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie di Roma e con la stretta collaborazione dell’Inpdap. Oltre 100mila euro la somma complessiva intascata ingiustamente dall’insegnante che questo mese poco dopo aver intascato per l’ennesima volta la pensione della madre è stata arrestata dai finanzieri.
I militari delle fiamme gialle, dopo i preliminari riscontri, anche presso la locale sede provinciale dell’Inpdap, si sono appostati all’interno dell’ufficio Postale di Messina centro e hanno atteso che, come da 12 anni a questa parte, Maria Amalia Basile procedesse al consueto indebito incasso. Ma stavolta non ha avuto il tempo di lasciare l’ufficio postale perché è finita in manette. L’insegnante deve rispondere di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
chissà quante persone riescono a truffare lo stato,
per mancanza di comunicazione tre i vari uffici e l’anagrafe.
Bravi. Avanti così. Non se ne può più di sentire che le cose vanno male e permettere che taluni rubino soldi agli altri contribuenti in questo modo.
Ed era insegnati….figuramini……………………
grazie a Dio ed ai finanzieri finalmente qualcosa inizia a muoversi; ci sono poi i tanti falsi invalidi, i tanti falsi braccianti agricoli, tutti quelli che si autocertificano redditi da indigenti per lucrare su contributi non spettanti (locazioni, fondi agricoli), per esentarsi da pagamenti (tasse universitarie, ticket prestazioni sanitarie/farmaci, gratuito patrocinio), tutti quelli che pur lavorando in nero percepiscono le indennità di disoccupazione a spese nostre ed alla faccia dei veri disoccupati e sempre nell’attesa che anche nel mondo della politica si riesca a fare un pò di pulizia!!!
e quando la posta o la banca vuole obbligatoriamente fotocopiarsi i tuoi documenti pena non fare l’operazione, di quale articolo del codice parliamo?