La Guardia di Finanza ha scoperto in provincia di Messina un'evasione fiscale da nove milione di euro. Nel mirino dei finanzieri quattro imprese che operano nel settore della raccolta e smaltimento dei rifiuti nel territorio di competenza dell'Ato 1.
La Guardia di Finanza di Messina ha scoperto una evasione fiscale di 9 milioni di euro, nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento di rifiuti solidi urbani.
I finanzieri hanno eseguito una serie di controlli nei confronti di imprese che operano nei servizi di nettezza urbana del territorio di competenza dell’ATO1. Dai controlli dei libri contabili sono emerse irregolarità in materia di imposte dirette, IRAP e IVA. In quest’ultimo settore di imposta le Fiamme Gialle hanno scoperto un meccanismo di evasione fiscale. Mediante l’esternalizzazione dei servizi, la società consortile, l’unica controparte rispetto all’ATO1 – ed una rete di imprese collegate fra loro, si sono caricate di IVA a credito con aliquota del 20%, ribaltando poi sull’ATO1 . una IVA a debito con aliquota solo del 10%.
I controlli della Guardia di Finanza hanno consentito di scoprire una maggiore IVA per oltre 7,5 milioni di euro, con la quale venivano anche compensati diversi debiti aziendali.
Sono stati scoperti anche 500mila euro tra utilizzo di fatture per operazioni inesistenti e costi indeducibili e un milione di euro per imposte non versate.
Una informativa della Guardia di Finanza è stata depositata alla Procura della Repubblica di Patti.