Gli avvocati Delia e Cannata forniscono la loro versione dei fatti, confidando nel lavoro delle Autorità competenti
«Imprudente è il datore di lavoro che mette a repentaglio la vita di decine di lavoratori con mezzi ed attrezzature inidonei. Il malfunzionamento si era già verificato nel turno precedente. Nessuna imprudenza da parte del nostro assistito». Secca la replica degli avvocati Santi Delia e Rosario Cannata legali del dipendente di Messinambiente che ha rischiato di finire nel “tritarifiuti” a causa dell’«ennesimo guasto ad un autocompattatore».
«Come verrà certamente accertato dalle Autorità competenti – continuano i legali – i continui guasti all’automezzo in parola erano già stati segnalati nei giorni scorsi ai vertici dell’Azienda con ben 5 relazioni di servizio. A tali denunce, tuttavia, non è seguito alcun riscontro da parte di Messinambiente i cui vertici hanno continuato, con indifferenza, a disporre dell’autocompattore ordinando ai dipendenti in servizio di usarlo. Il nostro assistito aveva il compito, svolto con scrupolosa attenzione dei propri doveri e rispetto delle regole da ormai 18 anni, di raccogliere l’immondizia posta all’esterno del cassone ed assistere all’operazione di aggancio dello stesso telecomandate dal conducente del mezzo».
Su tale autocompattatore, tuttavia – – chiariscono ancora gli Avvocati Delia e Cannata – non era in funzione il dispositivo di “centraggio” che consente alle braccia meccaniche di agganciare automaticamente il cassonetto, ragion per cui, preso atto del blocco della pressa, il nostro assistito ha provveduto alle ispezioni del caso al fine di indicare al conducente le operazioni da compiere per ovviare al guasto. Improvvisamente, la pressa dell’autocompattatore ha ripreso, di scatto, a funzionare agganciando di slancio una manica del giubbotto assegnato in dotazione al nostro assistito dalla Società datrice di lavoro».
« A differenza di quanto vorrebbe farsi credere nelle dichiarazioni comparse nei vari organi di stampa – concludono i legali – quindi, l’operazione di ispezione del compattatore da parte dell’operatore di terra al fine di dare gli opportuni imput al conducente, è nota a tutti gli operatori della Società. Ove si decidesse per omettere tale verifica, infatti, tutti i mezzi dovrebbero essere condotti in officina per le verifiche del caso prima ancora del blocco totale degli stessi, con scontati disastrosi riflessi sulla continuità del servizio».