"Le risorse ci sono ma restano nei cassetti. Ecco l’ennesimo paradosso della sanità calabrese"
“L’ennesimo paradosso della sanità calabrese: le risorse ci sono ma non vengono sfruttate.- E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Carlo Guccione. Infatti – prosegue il consigliere regionale Dem- con i 100 milioni di euro previsti si potrebbe attuare la più grande operazione di ammodernamento tecnologico nella storia del sistema sanitario calabrese. Ma per responsabilità prima della Regione, oggi dell’Ufficio del commissario, questi fondi continuano a rimanere chiusi nei cassetti.
L’ammodernamento tecnologico di ASP e Aziende Ospedaliere e nella provincia di Reggio Calabria ce ne sono ben 7 di presidi ospedalieri interessati ( Presidio Ospedaliero Minniti: Tac; Presidio Ospedaliero Morelli: Tac – Risonanza Magnetica – Acceleratore lineare; Presidio Ospedaliero Riuniti: 3 Tac – Risonanza Magnetica – Risonanza Magnetica –Mammografo– 4 angiografi – Gamma Camera/Tac :Presidio Ospedaliero Melito Porto Salvo: Tac – Mammografo; Presidio Ospedaliero Gioia Tauro: Tac – Mammografo; Presidio Ospedaliero Polistena: Risonanza Magnetica; Presidio Ospedaliero Locri: Risonanza Magnetica), ha come obiettivo la sostituzione e il potenziamento delle tecnologie attraverso l’acquisto di apparecchiature all’avanguardia per un importo previsto di euro 86.488.366,64.
È prevista inoltre una somma di 10 milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione”. Il programma prevede l’acquisto e l’istallazione di 23 Tac (oltre l’aggiornamento di una esistente), 14 Risonanze magnetiche (oltre l’aggiornamento di una esistente), 19 mammografi, 12 angiografi, 2 Gamma Camera, 3 Gamma Camera Tac, 3 Pet/Tac, 2 acceleratori lineari. L’obiettivo è di rinnovare e potenziare il parco delle grandi apparecchiature biomediche delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere al fine di ridurre le liste d’attesa e garantire percorsi diagnostici e terapeutici più efficaci.
Il Piano stabilisce poi l’acquisto di tre acceleratori lineari e l’esecuzione dei lavori per la messa in esercizio delle apparecchiature da destinare all’Azienda ospedaliera di Cosenza, Catanzaro e al GOM di Reggio Calabria, alle sedi dei Centri di radioterapia oncologica al fine di garantire prestazioni sanitarie radioterapiche più appropriate a ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle corrispondenti prestazioni. Le apparecchiature richieste andranno a sostituire quelle già presenti ritenute ormai obsolete consentendo in tal modo di abbassare a circa due anni e otto mesi l’obsolescenza media dei macchinari presenti in regione.
Questo programma consentirà di dotarsi di apparecchiature di ultima generazione in grado di rispondere alle più complesse esigenze cliniche in campo radioterapico e aiuterà a ridurre la migrazione sanitaria verso le altre regioni che per quanto riguarda soprattutto le cure oncologiche ha raggiunto una spesa di oltre 40 milioni di euro.
“L’Ufficio del commissario ad acta – sollecita infine Carlo Guccione – faccia dunque partire le gare per l’acquisto di queste importanti tecnologie sanitarie che alla Calabria consentirebbe di avere una delle dotazioni più moderne del nostro Paese”.