Otto consiglieri del Pdl contestano la scelta di Ricevuto di aumentare il numero dei componenti dell’esecutivo di palazzo dei Leoni, e prendono le distanze «dalla maggioranza e da quella deputazione che ha avallato questa decisione». Nota di fuoco di Danzino e Magistri (Mpa)

Adesso la guerra è in casa, dentro le mura Pdl che evidentemente non sono così blindate come sembrava. E dire che già il no di Buzzanca all’aumento degli assessori che da ieri a Palazzo dei Leoni sono 15, avrebbe dovuto far presagire burrasca. Il ritardo del neo assessore Santino Foti, Grande Sud, alla presentazione della giunta, era sintomo di un altro leggero mal di pancia, ma oggi a mettere nero su bianco il no sono 8 consiglieri provinciali della maggioranza.

A scrivere sono i consiglieri Pdl (area ex An): Giuseppe Galluzzo, Enzo Testagrossa, Francesco Rella, Giuseppe Calabrò, Piero Briuglia, Massimiliano Branca, Letteria Parisi ai quali si aggiunge Giuseppe Saya di Destra Sicilia per la libertà.

Gli otto consiglieri non condividono l’aumento degli assessori “Riteniamo questa scelta inopportuna e prendiamo le distanze dalla maggioranza e da quella deputazione che ha avallato questa decisione”.

Un conto è sostituire gli assessori dimissionari (Monea, D’Agostino, Schembri), un altro aumentarne il numero.

Chiarissima la posizione dei consiglieri Pdl che si sganciano dai deputati che su questo rimpasto a 15 ci hanno messo la firma, oltre ovviamente agli uomini. Ringraziano inoltre il coordinatore provinciale del Pdl Buzzanca per essere stato contrario a tale scelta sin dal primo momento.

Eppure Ricevuto in conferenza stampa aveva gettato acqua sul fuoco in merito a qualsiasi frizione interna alla maggioranza di centro destra, ribadendo che il rimpasto è avvenuto in piena armonia tra le diverse anime dalla coalizione.

Evidentemente non è così se proprio i consiglieri Pdl, sia pure di area ex An, mettono nero su bianco il loro parere contrario anche nei confronti delle decisioni della deputazione che ha avallato l’intera operazione.

Nel frattempo l’avvocato Antonio Catalioto, incaricato dal consigliere di Liberi Insieme Roberto Cerreti, sta studiando le carte per un ricorso al Tar in merito ad un provvedimento che, secondo l’opposizione ha “un sapore chiaramente pre-elettorale e va in direzione opposta a quella di gran parte delle Province d’Italia”.

La ciliegina sulla torta oggi la mettono i consiglieri Mpa Rosy Danzino e Simone Magistri, scrivendo una nota di fuoco: “era stato convincente Ricevuto dopo l’”epurazione” degli Assessori Daniela Bruno e Gaetano Duca dichiarando che il provvedimento era stato preso anche nell’ottica di contenere le spese dell’Ente.Ed è stato ancora più convincente adesso dichiarando che la scelta di arrivare a quota 15 assessori servirà a dare nuovo slancio al fine di realizzare dei progetti precisi da portare a termine nell’interesse della città.Le fantasiose dichiarazioni del Presidente sono un’offesa ai Consiglieri e all’intelligenza dei cittadini.”

Gli esponenti dell’Mpa chiedono inoltre al Presidente di presentare finalmente la giunta in Consiglio, più che alla stampa, visto che da inizio legislatura, risulta ancora iscritto al punto N. 2 dell’ordine del giorno: Comunicazione deleghe assessoriali Giunta Provinciale.

“Sappiamo bene che ormai siamo in piena campagna elettorale-concludono- e l’unico motivo è quello di garantire alla “casta” appartenente ad un certo tipo di politica una presenza maggiore sul territorio, nel tentativo di non perderne il controllo. Ma la gente ormai è stanca di parole ”.

Se qualcuno aveva un dubbio sul sapore elettorale del rimpasto Ricevuto adesso la ribellione di una parte del Pdl è la prova che oltre al sapore c’è anche la sostanza.
Rosaria Brancato