Lo scontro sembra politico ma è sopratutto sanitario: nel mirino il Centro Nemo Sud
Scoppia la guerra al Policlinico ed è una guerra più “sanitaria” che politica, nonostante le “armi” siano appunto quelle della politica.
Non è infatti un caso che a presentare l’interrogazione al Ministro della sanità Grillo sui rapporti Policlinico-Nemo Sud, siano ben 18 senatori M5S nessuno dei quali di Messina.
La nutrita truppa di senatori pentastellati interessata alle vicende del Policlinico vede come primo firmatario Pierpaolo Sileri, presidente della Commissione sanità del senato e solo 3 siciliani su 18 (Leone, Pisani e Trentacoste). Viene da chiedersi se i parlamentari a 5stelle di Messina e provincia (in particolare le senatrici messinesi Grazia D’Angelo e Barbara Floridia) fossero stati messi a conoscenza dai colleghi dell’interrogazione o meno.
La ricostruzione dei senatori inizia dall’estate del 2009 e invita il Ministro Grillo ad accendere i riflettori su alcune scelte degli ex Rettori ed ex Dg del Policlinico (rispettivamente Tomasello e Pecoraro ma l’ombra del dubbio riguarda anche i successivi vertici, Navarra compreso) nonché assessori regionali alla sanità, che avrebbero portato alla cancellazione di 18 posti letto dal pubblico, “spostati” negli anni a seguire al Centro Riabilitativo Nemo Sud (sostenuto da una serie di associazioni familiari e nato grazie alla Fondazione onlus Aurora) allocato in un padiglione del Policlinico. Uno spazio che veniva dato alla Fondazione onlus Aurora con concessione gratuita per 30 anni. In sostanza secondo i 18 senatori il pubblico avrebbe favorito il privato con il benestare dell’Università, sottraendo spazi e posti letto alla riabilitazione aziendale.
Nel ripercorrere gli ultimi 10 anni i senatori iniziano dalla decisione dell’ex Rettore e dell’ex Dg di azzerare i 18 posti letto della riabilitazione nell’estate del 2009, creando un deficit annuale nei ricoveri riabilitativi fino a quel momento garantiti al Policlinico.
Tre anni dopo, su iniziativa dell’allora Rettore Tomasello di concerto con il direttore del Dipartimento di neuroscienze prof. Giuseppe Vita, nasceva la fondazione Aurora onlus con lo scopo di svolgere assistenza a favore di pazienti affetti da malattie neuromuscolari (come Sma e Sla). Da allora ad oggi il Centro Nemo Sud è cresciuto ed ha continuato a garantire assistenza nel settore della riabilitazione diventando uno dei migliori punti di riferimento del sud (il Centro clinico Nemo è infatti un centro specializzato con 4 sedi in Italia).
Sileri, Guidolin, Leone, Airola, Turco, Lanzi, Trentacoste, Angrisani, Donno, Pirro, Dessì, Castellone, Pisani, Romano, Matrisciano, Pesco, Gaudiano, Lannutti, chiedono chiarimenti sulla concessione degli spazi, dei posti letto e dei Drg riabilitativi nonché accertamenti sul personale (per quanti non sarebberoin possesso dei requisiti previsti dalle norme), sull’aumento dei posti letto e sull’ultima convenzione entrata in vigore da gennaio 2018.
L’affondo politico è alla fine: “viene da chiedersi quale provvedimento ufficiale dell’Assessorato regionale o della Giunta abbia mai autorizzato la prima assegnazione di posti letto pubblici al centro privato Nemo Sud. Chiediamo se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto e se non sia imminente l’esigenza di prendere provvedimenti al fine di ristabilire il rispetto delle norme di legge all’interno del policlinico G. Martino di Messina”.
Dai particolari dell’interrogazione, che si sofferma a lungo su alcune figure di medici, si comprende come dietro la mossa dei senatori ci siano veleni che risalgono al 2009 e che riguardano soprattutto il mondo sanitario e del Policlinico in particolare.
Ci sono veleni, scontri baronali e rese dei conti anche in virtù di una serie di movimenti degli anni successivi ed innescati al Policlinico nella primavera della scorso anno, con l’elezione alla Camera nelle file del Pd dell’ex Rettore Pietro Navarra.
I veleni partono quindi dal Policlinico per trovare terreno fertile nella competizione politica resa più accesa alla vigilia delle Europee e finiscono con l’interessare tutto il mondo sanitario messinese.
Più di recente, come pubblicato da Tempostretto (leggi qui), ulteriori movimenti hanno riguardato anche la possibilità di un “triangolo della riabilitazione” che riporti sotto l’ala dell’Università l’Irccs Neurolesi Bonino Pulejo, centro d’eccellenza della riabilitazione (attualmente accorpato al Piemonte con una legge regionale del 2014). L’ipotesi, che poi sembrò tramontata, vedeva un vero e proprio triangolo Policlinico-Irccs- Università lasciando al Piemonte l’assistenza sanitaria.
La miccia è stata innescata e l’impressione è che siamo solo all’inizio.
In homepage le prime reazioni con le dichiarazioni del Rettore Cuzzocrea e del commissario del Policlinico Laganga
Rosaria Brancato
ma che non rompano i cosidetti….che pensino a come stanno distruggendo il PAESE