Crocetta a Messina mostra la lettera trasmessa lo scorso anno al ministro, annuncia nuova battaglia e attacca Davide Faraone, in vista delle elezioni regionali. FOTOGALLERY
Si è presentato con la lettera inviata al ministro Delrio il 10 febbraio 2016 con la quale contestava l’accorpamento di Messina con Gioia Tauro e con la nota del 30 gennaio con la quale non dà il consenso alla nomina di Andrea Annunziata quale presidente dell’Authority Catania-Augusta.
La guerra sui porti tra il governatore Crocetta ed il ministro Delrio, scatenata dal decreto che assegna a Catania sede e presidenza dell’Authority per 2 anni, va avanti a colpi di documenti, mail trasmesse e ignorate, lettere fraintese, decisioni non concordate.
Se la querelle su Catania vede comunque Crocetta nella difficile posizione di “scegliere” tra le falde dell’Etna ed Augusta, sul fronte Messina è palese che le istanze della nostra città siano state ignorate dal governo Renzi. Resta da capire se siano state ignorate perché non siamo stati in grado di farci sentire e non abbiamo peso politico, oppure se il ministro Delrio abbia fatto “orecchie da mercante”.
La mobilitazione di questi giorni rischia di essere tardiva, ma da quel che ha raccontato Crocetta in conferenza stampa a Palazzo dei Leoni la lettera in difesa di Messina l’ha spedita esattamente un anno fa, proprio come annunciato l’8 febbraio 2016 in Consiglio Comunale. Quella lettera è stata mostrata in conferenza stampa ed è indirizzata al ministro Delrio ed al Presidente della Regione Autonoma della Sardegna. Non sappiamo che fine abbia fatto questa nota e se sia mai stata letta fino in fondo dal governo, quel che sappiamo, un anno dopo, è che nessuna delle richieste sono state ascoltate.
Il 10 febbraio 2016 Crocetta scriveva a Delrio, alle prese con la riforma dei porti, evidenziando, alla luce delle specificità dell’autonomia della REGIONE Sicilia a statuto speciale, come fosse indispensabile “valorizzare spazi di autonomia gestionale per il porto di Messina tenuto conto del valore unico ed identitario nell’ambito del sistema portuale nazionale, legato alla dotazione d’infrastrutture ed al suo orbitare su un punto nevralgico, lo Stretto di Messina, centro di smistamento e collegamento tra la Sicilia, il Continente, ed i mari Tirreno, Ionio e Adriatico”.
Crocetta inoltre ricordava la sentenza della Corte Costituzionale n°261 del 17 novembre 2015 a proposito del mancato preventivo coinvolgimento del Presidente della Regione a Statuto speciale in talune materie, nel rispetto del principio della collaborazione istituzionale di cui all’art. 21, comma 3 dello Statuto della Regione.
Nella nota si ricordava il dissenso della popolazione di Messina e Milazzo alla riforma e si proponeva in alternativa un modello organizzativo di tipo consortile con due sedi per l’Authority, una in Sicilia ed una in Calabria con rispettive autonomie amministrative. Quando scrisse la lettera però non c'era ancora il decreto che arriverà successivamente. Alla Conferenza Stato Regioni inoltre, sede ideale per presentare rimostranze e opposizioni, Crocetta preferì mandare la Lo Bello e non trasmise neanche, unica Regione a non farlo, osservazioni o segnalazioni.Il presidente solo ad agosto 2016 ha trasmesso una nota pr chiedere la proroga dell'autonomia amministrativa, tesi ribadita anche a settembre ma rimasta lettera morta.
In tempi più recenti la querelle riguarda la nomina del presidente dell’Autorità della Sicilia Orientale, quell’Andrea Annunziata ex presidente dell’Authority di Salerno (….), anche se ancora Crocetta non ha ricevuto da parte del ministro la lettera riguardante l’altra nomina, quella per il presidente di Gioia Tauro, quel Rossi ampiamente contestato dalla deputazione calabrese. Insomma per Delrio i porti della Sicilia stanno diventando terreno di scontro.
Ma Crocetta, a Messina anche per lanciare la sua nuova creatura politica, quella che porterà alla sua candidatura in aperto contrasto con il Pd, si è tolto anche un sassolino dalla scarpa nei confronti degli avversari interni al suo partito: “mi attaccano gli uomini di Faraone, ormai pronto a candidarsi alla Presidenza della Regione, e usano la questione dei porti per andare contro di me. Ma io mi candido e porto anche le carte che dimostrano la falsità delle loro accuse”.
Quanto alle mosse immediate il governatore sta studiando le vie legali da seguire per contestare l'accorpamento. Vie che si sarebbero potute seguire anche prima, evitando di arrivare all'ultimo minuto.
Rosaria Brancato
CROCETTA ridicoloooooooooooooooo bastaaaaaaaaaaaaa vattene a casaaaaaaaaaaaaaa hai distrutto la Sicilia nemmeno con Cuffaro eravamo ridotti così male vergognati mucciati a facci invece di sproloquiare….vatteneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
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A chi addossare la responsabilità delle terribili vicende messinesi, che hanno portato la città ad un impoverimento senza precedenti?
Esiste la coscienza ed ognuno sa la verità sulle proprie azioni.
Un medico viene scelto dal paziente con fiducia. Anche il politico viene scelto dall’elettore con fiducia. Un cattivo medico trascurerà il paziente e forse per la sua incapacità lo porterà alla morte. Un Cattivo politico è ancora più colpevole del medico perché sicuramente avrà fatto montagne di promesse, il suo scarso impegno e la sua incapacità contribuirà a portare fame, disoccupazione, sconforto a centinaia di migliaia di persone…Chi occupa le poltrone deve avere la coscienza di capire al conseguenza delle proprie azioni.
A chi addossare la responsabilità delle terribili vicende messinesi, che hanno portato la città ad un impoverimento senza precedenti?
Esiste la coscienza ed ognuno sa la verità sulle proprie azioni.
Un medico viene scelto dal paziente con fiducia. Anche il politico viene scelto dall’elettore con fiducia. Un cattivo medico trascurerà il paziente e forse per la sua incapacità lo porterà alla morte. Un Cattivo politico è ancora più colpevole del medico perché sicuramente avrà fatto montagne di promesse, il suo scarso impegno e la sua incapacità contribuirà a portare fame, disoccupazione, sconforto a centinaia di migliaia di persone…Chi occupa le poltrone deve avere la coscienza di capire al conseguenza delle proprie azioni.
Assieme, uniti, fanno un politico di razza.
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