Alcuni lavoratori iscritti alla Fiascat Cisl, con l’assistenza legale dell’avvocato Lidia Dimasi, hanno denunciato all’Ispettorato del Lavoro, all’Inps ed alla Magistratura del Lavoro le due società per gravi irregolarità nella procedura di solidarietà. Filcam Cgil e Uiltuc Uil che rappresentano 140 lavoratori del gruppo La Via Lattea prendono le distanze.
Una denuncia durissima. La Fisascat Cisl punta il dito contro le società “Comin” e “La Via Lattea”, il noto gruppo appartenente alla famiglia Interdonato esercente l’attività di vendita di elettrodomestici e prodotti elettronici ed informatici. Alcuni lavoratori iscritti alla Fiascat Cisl, con l’assistenza legale dell’avvocato Lidia Dimasi, hanno denunciato all’Ispettorato del Lavoro, all’Inps ed alla Magistratura del Lavoro le due società per gravi irregolarità nella procedura di solidarietà.
«I lavoratori – sottolinea il Segretario Generale del sindacato Salvatore D’Agostino – da gennaio 2015 a settembre 2016 sono stati sottoposti a contratti di solidarietà, ma di fatto hanno continuato a osservare il normale orario di lavoro mentre il gruppo apriva nuovi punti vendita e ristrutturava quelli esistenti».
L’esposto riguarda anche recuperi di straordinari, ferie e contributi omessi in un contesto, tra l’altro, di comportamenti vessatori e mobbizzanti, come più volte denunciato da alcuni dipendenti coraggiosi presi di mira dalla proprietà e da altri colleghi. Uno di loro, scrive ancora la Fisascat Cisl, è addirittura stato aggredito all’interno dell’azienda e medicato al pronto soccorso con una prognosi di sei giorni, immediata la denuncia.
“La Via Lattea, giova ricordarlo, è già stata condannata dal Giudice del Lavoro per un licenziamento considerato ritorsivo (con l’obbligo di reintegrare il lavoratore) e per trasferimenti punitivi riservando una particolare “attenzione” a quei dipendenti che hanno osato iscriversi al sindacato per reclamare i propri diritti”.
Una durissima presa di posizione da cui prendono fermamente le distanze le Rsa di Filcam Cgil e Uiltuc Uil che rappresentano 140 lavoratori del gruppo La Via Lattea.
“Non corrisponde al vero – affermano Camillo Zuccaro e Carmelo Tavilla – che le procedure della solidarietà non sono state rispettate. Giova ricordare a tal proposito che le stesse procedure, concluse il 15 settembre, sono state attivate a seguito dalla chiusura della mobilità con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro, evitando pertanto i licenziamenti”.
Le Rsa ricordano, inoltre, che le procedure di solidarietà sono flessibili e consentono al lavoratore di svolgere ore eccedenti l’orario stabilito, nel caso in cui l’azienda ne ravvisasse la necessità.
“Siamo sorpresi – aggiungono Zuccaro e Tavilla – del contenuto della nota sindacale che attacca a muso duro un’azienda storica della città che garantisce 150 posti di lavoro. Abbiamo anche invitato le nostre rispettive segreterie provinciali a prendere posizione su questa assurda polemica che giunge in un periodo meno indicato – ovvero in prossimità delle Feste di Natale – per sferrare un duro colpo all’azienda messinese”.