I sindacati confederali si chiedono « a cosa sia valso questo isterico e propagandistico grido d’allarme, se non ad esporre ingiustamente quei comandanti che hanno sempre scrupolosamente svolto il loro lavoro»
«Parlare di minaccia alla sicurezza per equipaggi che lavorano un giorno si ed uno no, e solo per 5 giorni la settimana, ci sembra un po’ esagerato». A scriverlo sono in un comunicato congiunto FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, che di fatto smentiscono quanto denunciato ieri mattina dai sindacati Orsa e Sasmant nel corso della conferenza stampa a Palazzo dei Leoni (vedi correlato).
«Tra l’altro – continuano le tre sigle sindacali di settore – l’aliscafo dell’Ustica Lines su cui due equipaggi si alternano giornalmente , è quello cosiddetto “disponibile”, cioè quel mezzo che di norma resta in banchina ed entra in linea solo in due casi: quando un altro si guasta, e nei due sabati e nelle due domeniche del mese in cui questo servizio non viene effettuato da mezzi di RFI. In entrambi i casi comunque gli equipaggi effettuano turni di 8 ore. Questi 2 equipaggi, che non sono sempre gli stessi perché periodicamente vengono sostituiti da altri per rotazione – si legge ancora nel documento – lavorano quindi una media di soli 12 giorni al mese, riposando di conseguenza ben 18 giorni, ed il loro turno settimanale (solo 5 giorni su 7 ) prevede un giorno di lavoro ed uno di riposo, con un riposo che quindi va ben oltre le 24 ore».
FILT-CGIL FIT-CISL UILTRASPORTI si chiedono quindi «a cosa sia valso questo isterico e propagandistico grido d’allarme, se non ad esporre ingiustamente quei comandanti che hanno sempre scrupolosamente svolto il loro lavoro, entro i limiti imposti dalla norma, e nei cui confronti non può essere addebitata alcuna mancanza».