L’arcivescovo ha benedetto lo studio medico specialistico gratuito dell’Help Center, che sarà aperto ogni mercoledì pomeriggio, dalle ore 15.30 alle ore 18. L'inaugurazione si è svolta in una giornata speciale. Una giornata che i senza fissa dimora che frequentano il centro hanno chiamato “On the road”
Un ulteriore tassello che si aggiunge ai servizi che la Chiesa di Messina offre ai più bisognosi. E’, anzitutto, questo il servizio medico specialistico dell’Help Center alla Stazione Centrale di Messina, il centro diurno dedicato ai senza fissa dimora.
“La crisi incalza”, ha ricordato l’arcivescovo Calogero La Piana prima di benedire la sede dello studio medico. “Eppure, in questo momento di grave difficoltà, – ha proseguito – sono sempre più numerose le attività del volontariato, le testimonianze di impegno, le esperienze di carità. Tutto ciò ci fa toccare con mano la bontà di Dio e la bontà che alberga nel cuore degli uomini. L’attenzione ella Chiesa è per la persona nella sua itegralità, corpo e spirito”.
“Santa Maria della Strada, Terra di Gesù e Caritas – ha detto padre Gaetano Tripodo, direttore della aritas – si sono incontrate e da questo incontro è nata l’idea di una collaborazione speciale, destinata a fornire cure e assistenza anche a chi non facilmente accede al servizio sanitario. E sono tanti. In questo momento in cui il diritto alla salute non è davvero garantito a tutti, questo servizio rappresenta una risposta. Una risposta che speriamo possa essere data anche in altri luoghi e in altre sedi. Una risposta che diamo grazie alle molte persone di buona volontà che ci aiutano nel nostro cammino a fianco di chi ha bisogno. E grazie alla Provvidenza divina che ci assiste giorno dopo giorno”.
Persone di buona volontà sono i “medici di Carità” che hanno dato la propria adesione. “A loro, alla Chiesa di Messina, e all’Ordine dei Medici di Messina e all’Associazione Cardiologia Italiana del territorio che hanno dato il patrocinio – ha detto Francesco Certo, cardiologo e angiologo, presidente della onlus Terra di Gesù e responsabile del nuovo servizio – va il nostro ‘grazie’ più sentito. Siamo qui per curare e assistere, certo, ma siamo qui anche per incontrare nuovi amici, gli ospiti dell’Help Center. E un grazie anche all’associazione di cui sono presidente, Terra di Gesù, e al nostro consigliere spirituale, Monsignor Pietro Aliquò, ai tanti benefattori che ci stanno aiutando”, ha aggiunto commosso. “Tutti insieme ogni giorno raccogliamo fondi e dedichiamo tempo a progetti come questo studio medico specialistico o come l’ospedale che abbiamo costruito in Congo”.
I “medici di carità” all’inaugurazione hanno indossato una coccarda rossa all’occhiello o appuntata sul bavero delle giacche. Sono Angelo Sinardi, anestesia, Maria Pia Vita, chirurgia pediatrica, Massimo Cerniglia, otorinolaringoiatria, Claudia Mastroeni, neurologia, Nico Rizzo, oculistica, Rosaria Certo, endocrinologia, Rosario Conti Guglia, pneumologia, Attilio Savica, ortopedia, Giovanna Fiumanò, medicina interna, Alessandra Fattori e Teresa Mastroeni, ginecologia, Salvatore Cinconze, pediatria, Maria Pia Calabrò, cardiologia pediatrica, Salvo Rotondo, urologia, Franco Galimi, nefrologia/ecografia internistica, Antonio Puglisi, dermatologia.
L’inaugurazione dello studio medico, che sarà aperto ogni mercoledì pomeriggio, dalle ore 15.30 alle ore 18, si è svolta in una giornata speciale. Una giornata che i senza fissa dimora che frequentano il centro hanno chiamato “On the road” e hanno organizzato e messo in piedi con la partecipazione dell’associazionismo, dei volontari, degli operatori dell’Help Center. Sono stati Emilio e Paolo, due dei senza tetto, a spiegare il senso dell’iniziativa al microfono. “Abbiamo voluto questa festa per stare insieme, perché stare insieme, condividendo arte, musica, cibo, un bel pomeriggio è il modo migliore per ricordare che siamo anche persone capaci di dare, è anche il nostro modo di ringraziarvi tutti”.
Padre Francesco Pati, responsabile delle comunità d’accoglienza diocesane e fondatore dell’associazione e cooperativa sociale Santa Maria della Strada che con la Caritas ha aperto più di un anno fa l’Help Center, ha raccontato di essersi commosso, di mattina, avendo trovato al Giardino egli Ulivi, uno spazio interno alla Stazione che ha accolto le manifestazioni, i tanti senza fissa dimora intenti a pulire, mettere in ordine, preparare.
L’inaugurazione dello studio medico e la festa dei senza fissa dimora sono state fatte coincidere, per dare risalto, nello stesso momento e nello stesso luogo, sia ad un nuovo servizio che proseguirà nel tempo sia ad una manifestazione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, qual è appunto “On the road”. E anche “On the road” è stata un successo. Con Lillo, uno dei senza tetto, a far da presentatore, si è aperta con il coro di ospiti e volontari dell’Help Center che hanno cantato “Io vagabondo”, ed è proseguita con il flashmob “Break the chain”, un ballo collettivo contro gli abusi sulle donne, la mostra pittorica “I colori della strada”, l’esposizione di sculture e installazioni, la mostra fotografica, il reading di Annibale Pavone (tre brani del Don Chisciotte) accompagnato alla chitarra dal maestro Nicola Oteri, il coro dell’Ufficio Migrantes con le sue “musiche dal mondo”, i recital di poesie, video e scenette dei laboratori artistici ed espressivi fatti in comunità, il gruppo musicale “Voci per Cristo”, per poi concludersi con il rinfresco.
Spero che il centro abbia anche un’intitolazione in italiano:Centro Aiuto