Connettività e sicurezza: come cambia la moto del futuro

Connettività e sicurezza: come cambia la moto del futuro

Connettività e sicurezza: come cambia la moto del futuro

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lunedì 20 Novembre 2017 - 10:57

Anche le moto “parleranno” tra loro, aumentando sicurezza e comfort.

L’Eicma di Milano è la vetrina che anno dopo anno non solo propone importanti novità a due ruote ma anticipa anche le caratteristiche tecniche che avranno le moto del futuro (sempre più presente). Sistemi di assistenza evoluti e sistemi di connettività all’avanguardia sono alcune delle soluzioni presentate a Eicma 2017 conclusosi di recente.

Così come le auto “parleranno” tra loro scambiandosi informazioni sull’ambiente circostante, anche le moto dialogheranno tra loro e soprattutto dialogheranno con le auto, per comunicare, ancora prima che i guidatori notino la presenza di una moto, che ne sta arrivando una. L’integrazione con lo smartphone è un'altra delle caratteristiche a cui la moto sembra non poter rinunciare. Con i sistemi di informazione e comunicazione “all-in-one” di ultima generazione, è possibile collegare la moto allo smartphone tramite Bluetooth e gestire non solo la navigazione ma anche le telefonate e la musica direttamente dal manubrio della moto.

Connettività significa soprattutto maggiore sicurezza. Se si resta coinvolti in un incidente, la moto è in grado di rilevarlo automaticamente e utilizzare un’app per inviare un messaggio con le informazioni sulla posizione ai contatti di emergenza memorizzati sullo smartphone. Nelle situazioni in cui non si sente al sicuro, il motociclista può anche usare il comando sul manubrio per inviare un messaggio di allarme. Il sistema, inoltre, protegge il veicolo dal furto, utilizzando lo smartphone come chiave aggiuntiva, mentre quando si viaggia in gruppo questa funzione permette di seguire la posizione o il tempo d’arrivo stimato degli amici.

A proposito di sicurezza, a Eicma 2017 Bosch ha presentato il Motorcycle Stability Control, il primo sistema di sicurezza al mondo “tutto in uno” per veicoli a due ruote. Monitorando parametri come l’angolo di piega, il sistema può regolare la frenata elettronica e intervenire sull’accelerazione in modo istantaneo. In questo modo, il sistema permette, durante la frenata in curva, di ridurre la tendenza della moto a ripristinare la posizione verticale fornendo una decelerazione più sicura. Un sistema che entrerà in produzione nel 2018. Già oggi, Bosch utilizza l’ABS e l’MSC come base per realizzare nuove funzioni: l’esempio più recente è il controllo della derapata in frenata, sviluppata appositamente per l’utilizzo in pista e in produzione con la nuovissima Ducati Panigale V4 nel 2018.

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