Nissan studia come collegare il cervello dell’uomo all’auto

Nissan studia come collegare il cervello dell’uomo all’auto

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giovedì 11 Gennaio 2018 - 08:21

Una tecnologia che apprende direttamente dal conducente e adatta di conseguenza i sistemi dell’auto.

Il Consumer Electronics Show di Las Vegas è sempre più la vetrina prediletta dai costruttori automotive per gettare uno sguardo sulle tecnologie del futuro delle quattro ruote. All’edizione di quest’anno, Nissan ha presentato “Brain-To-Vehicle” (B2V), un progetto di ricerca che permetterà ai veicoli di interpretare i segnali emessi dal cervello di chi guida.

“Quando si parla di guida autonoma – spiega Daniele Schillaci, executive vice president di Nissan – quasi tutti pensano a un futuro molto impersonale, in cui gli esseri umani delegano il controllo ai veicoli. La tecnologia B2V va esattamente nella direzione opposta, perché sfrutta i segnali del nostro cervello per rendere la guida ancora più emozionante e godibile”.

In pratica, grazie a questa tecnologia i veicoli saranno auto-adattivi, in grado cioè di trasformare la guida in un’esperienza ancora più piacevole. Il risultato è frutto di avanzate ricerche condotte da Nissan per applicare le tecnologie di decodifica dell’attività cerebrale alle azioni del conducente e individuare le principali problematiche, come prevedere quando il conducente si appresta a compiere un movimento (ad esempio girare il volante o premere l’acceleratore) e valutare il grado di comfort per poi modificare, se necessario, la configurazione o lo stile di guida.

La tecnologia brain-to-vehicle di Nissan è la prima e unica al mondo nel suo genere. Per funzionare, il conducente indossa un dispositivo in grado di misurare l’attività delle onde cerebrali, analizzata poi dai sistemi autonomi dell’auto. Prevedendo le intenzioni e i movimenti, i sistemi possono intervenire girando il volante o rallentando il veicolo con un anticipo di 0,2-0,5 secondi sul conducente, praticamente senza far percepire il loro funzionamento.

Gli altri possibili impieghi della tecnologia Nissan B2V includono l’adattamento dell’ambiente interno del veicolo, ad esempio sfruttando la realtà aumentata per mettere a punto la visuale del conducente e creare un’atmosfera più rilassata. “Le potenziali applicazioni della tecnologia B2V sono incredibili – ha commentato Lucian Gheorghe, senior innovation researcher del Centro di Ricerca Nissan in Giappone, nonché responsabile del progetto -. Questa ricerca sarà un forte catalizzatore per l’innovazione dei veicoli Nissan nei prossimi anni”.

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