Hotspot e migranti, De Luca: "La ministra Lamorgese dovrebbe dimettersi"

Hotspot e migranti, De Luca: “La ministra Lamorgese dovrebbe dimettersi”

Rosaria Brancato

Hotspot e migranti, De Luca: “La ministra Lamorgese dovrebbe dimettersi”

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lunedì 24 Agosto 2020 - 10:35

"In un Paese normale un ministro che fallisce si dimette. In Italia no" ha chiarito il sindaco

Lo scontro tra Musumeci e il Viminale sugli hotspot ha riportato De Luca in tv. Il sindaco di Messina questa mattina è intervenuto in diretta ad Agorà sui Rai 3 ribadendo le ragioni che lo hanno spinto a firmare l’ordinanza sull’hotspot di Bisconte poi iannullataa dalla prefetta Maria Carmela Librizzi. In realtà successivamente a quei fatti si è comunque messa in moto la macchina che dovrebbe portare entro fine mese alla chiusura di Bisconte, tant’è che la Prefettura ha emanato il bando per cercare nuove strutture in provincia di Messina.

“La ministra si dimetta”

De Luca però non ha perso occasione per prendersi la scena:L’ordinanza anti-hotspot l’ho fatta prima io di Musumeci” ed ha ripetuto che l’ex caserma Gasparro non è idonea per ospitare i migranti. De Luca ha ricordato le ripetute fughe delle ultime settimane: “Abbiamo avuto 4 fughe, qui la caserma è aggrappata alle case. Ci sono famiglie che si sono svegliate di notte con i migranti in casa perché scappavano. Io chiedo accoglienza in sicurezza. In un Paese serio un ministro che fallisce dovrebbe dimettersi. La ministra Lamorgese si sarebbe dovuta dimettere, invece è lì”.

La frecciata ai 5stelle

Secondo il sindaco entro il 28 agosto l’hotspot dovrebbe chiudere perché ha ottenuto rassicurazioni in tal senso. Immancabile la frecciata ai 5Stelle che hanno annunciato un incontro con la ministra Lamorgese: “I deputati di cinque stelle di Messina dove erano quando ho intrapreso questa battaglia?”

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5 commenti

  1. A Bisconte i problemi veri di sicurezza provengono da molte delle persone trasferite nelle case popolari.
    Ce ne sarebbe di cronaca da farsi in quel quartiere se solo si avesse il coraggio di mettervi piede e indagare su quali soprusi vengono perpetrati all’interno di quegli edifici, quali diritti vengono negati ad esempio nei confronti di alcuni legittimi assegnatari di garage.
    Signor sindaco, la prego vivamente di occuparsi dei problemi di sua competenza, veri e cronici oramai, che affliggono questa città.
    Ad esempio:
    vista l’inerzia della partecipata guidata da Lombardo e la conseguente impossibilità di sturare i tombini, le consiglio di munirsi di ramazza e fare il lavoro che sembra non si riesca a far fare a chi di competenza, nonostante la sua oramai nota linea dura.
    Il 28 arriverà, i migranti andranno via, ma i tombini resteranno nelle condizioni attuali.
    C’è da giurarci.
    E si trattasse solo dei tombini poi.
    Smontato il paravento dei migranti, come farà a non parlare poi delle mancanze della sua amministrazione?
    Ascolti me, non tiri la corda che in fondo in fondo quelle decine di persone chiuse nella caserma le stanno salvando il posteriore dalle mille critiche che meriterebbe.

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  2. L’on ministro si lei no sindaco di Messina quanti procedimenti a suo carico prima di diventare sindaco di Messina ,lei vorrebbe essere il buono del male , ma no lei e il male del buono , si faccia giudicare senza cercare sempre le prescrizioni , solo con persone corrette ed oneste si può avere un futuro , veda chieda un curriculum giudiziario della ministra ed anche uno di lei vediamo di quale pasta siamo governati……..

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  3. Questo era già assodato che si fosse attribuito il merito abbiamo iniziato con il solito teatrino cabarettistico che non porterà al resto di nulla speriamo che tutto questo degrado morale e politico finisca presto per il bene di questa già martoriata Città

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  4. C’è chi in questo giornale ha difeso l’operato della ministra. Non si tratta di essere dalla parte del sindaco o del presidente della regione per motivi politici. Si tratta solo di avere l’orgoglio di essere messinesi e siciliani per cui a prescindere se De Luca o Musumeci possano fare ordinanze, credo sia più che evidente come la ministra abbia calpestato sinora col suo operato Messina e la Sicilia.

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  5. ….come mai questa volta non ha mandato la ministra “a quel paese” come ha fatto mesi fa? perché non si può fare? perché è contro la legge? ed allora non lo era anche prima?………..

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