Hotspot: ecco i compiti delle Asp e della task force su Covid e strutture

Hotspot: ecco i compiti delle Asp e della task force su Covid e strutture

Rosaria Brancato

Hotspot: ecco i compiti delle Asp e della task force su Covid e strutture

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martedì 25 Agosto 2020 - 07:04

La circolare trasmessa alle Asp della Sicilia ed alle prefetture. Obiettivo: verificare l'idoneità degli hotspot e le condizioni igienico sanitarie

La circolare porta la dicitura “urgentissimo” ed è stata trasmessa a tutte le 9 Asp della Sicilia ed alle prefetture. E’ la circolare di applicazione dell’ordinanza di Musumeci che, all’ art 1 dispone l’ordine di trasferire e/o di ricollocare presso altre strutture – fuori dal territorio della Regione Siciliana – tutti i migranti presenti negli hotspot e nei Centri di accoglienza. L’ordinanza, sempre allo stesso articolo, stabilisce che le Aziende Sanitarie Provinciali territorialmente competenti mettano a disposizione delle Autorità nazionali “il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza”.

I compiti delle Asp

La circolare quindi fornisce le indicazioni utili a rendere uniforme su tutto il territorio regionale l’applicazione tempestiva di quanto prevede l’ordinanza. Ogni A.S.P. dovrà indicare il nominativo di un Dirigente responsabile dell’esecuzione degli obblighi derivanti dal provvedimento di Musumeci sugli hotspot, che può coincidere con il Direttore Generale o con altro soggetto dallo stesso delegato, con il compito di instaurare il raccordo, con la struttura assessoriale (il D.A.S.O.E) e con la Prefettura territorialmente competente.

Ricognizione negli hotspot

Ogni ASP dovrà procedere – anche mediante interlocuzione con la Prefettura – ad una celere ricognizione e puntuale indicazione del numero dei migranti, attualmente ospitati all’interno dei centri di accoglienza/hotspot  o altro genere di strutture, specificando anche il numero di eventuali casi di migranti positivi al Covid.

I test e i controlli sanitari

Le Aziende Sanitarie Provinciali utilizzeranno le Aree Speciali di Controllo (A.S.C.), istituite dall’ordinanza firmata da Musumeci lo scorso 14 luglio, per la valutazione sanitaria e per l’effettuazione del test molecolare o antigenico, per i nuovi sbarcati. Qualora tali A.S.C non siano già state istituite, le Prefetture dovranno predisporle in prossimità degli hot-spot e dei centri di accoglienza. Per eseguire i controlli sanitari ogni Asp farà riferimento alle Unità sanitarie operanti nel territorio (U.S.C.A.) ed al personale a disposizione. Il trasferimento dei migranti già accertati positivi o dichiarati positivi all’esito dei controlli dovrà avvenire nel rispetto dei protocolli sanitari ministeriali.

La task force

Nelle prossime ore l’assessore regionale alla sanità Razza istituirà, in raccordo con le Asp, una task force ispettiva con compiti di monitoraggio e vigilanza. La task force potrà anche eseguire, in caso di trasferimento dei migranti, le ispezioni negli hotspot e nei centri di prima accoglienza per verificare l’idoneità delle strutture.

Cosa accade dopo i controlli

Dopo i sopralluoghi, sarà trasmesso l’esito sia all’Asp che all’assessorato regionale, sulla sussistenza o meno dei requisiti igienico-sanitari e le eventuali violazioni dei protocolli per il contenimento del contagio da Covid-19. A questo punto potranno essere formulate eventuali idonee proposte di chiusura o di riconversione delle strutture nonché le soluzioni alternative del caso.

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