Europee. L'ex ministro Boccia, Braga, Nicita e Barbagallo a confronto con Cgil e Uil: "Per un nuovo modello di sviluppo per il sud"
MESSINA – Tour siciliano per i capigruppo alla Camera e al Senato del Partito democratico. In occasione della campagna elettorale per le Europee, Chiara Braga e l’ex ministro Francesco Boccia sono stati ieri anche a Messina per sostenere Maria Flavia Timbro e incontrare i sindacati. “Contro il bluff e i gruppi d’interesse, alla base delle operazioni di Salvini per il ponte, noi proponiamo un altro modello di sviluppo per il Meridione e per la Sicilia. Il Pd ha assunto l’impegno di fare di Messina un punto importante della battaglia per un nuovo modello di sviluppo del Mezzogiorno. La decisa avversità al Ponte, opera inutile e dannosa, è al centro di una più vasta azione politica e parlamentare che deve contrastare i piani del governo di destra sull’autonomia differenziata che spacca il Paese e colpisce mortalmente il Sud”, hanno evidenziato i capigruppo dem.
Boccia: “Impossibile credere al ponte di Salvini”
Particolarmente duro sulla grande opera Boccia: “In diciannove mesi non sono arrivate da Messina risposte sul ponte che consentano ai siciliani di crederci”. Con i due esponenti nazionali, al fianco dell’ex deputata messinese Timbro, il senatore siracusano Antonio Nicita, anche lui candidato alle Europee per la Circoscrizione Isole, il segretario regionale e parlamentare Anthony Barbagallo e il deputato regionale Calogero Leanza. I dirigenti hanno poi avviato un confronto, nella sede messinese di via La Farina, con il segretario della Cgil Messina Pietro Patti e il segretario della Uil Ivan Tripodi.
La crisi sociale di Messina e provincia
Nel confronto con i sindacati in primo piano la situazione economica e sociale della provincia di Messina, la crisi dell’occupazione, la spesa dei fondi del Pnrr, la condizione della sanità.
Ai capigruppo i segretari Patti e Tripodi hanno illustrato “le gravi criticità sociali della città e della provincia. In particolare, la situazione dell’area industriale di Milazzo, le pesanti difficoltà dei Comuni a realizzare i progetti del Pnrr per assenza di personale, l’allarmante fuga di giovani e meno giovani dal territorio (in 15 anni ventimila abitanti in meno), la dispersione scolastica (1.500 alunni in meno ogni anno), il problema degli stagionali del turismo e quello del commercio.
“Un impegno del Pd per un territorio trascurato”
L’incontro si è concluso con l’assunzione di “un impegno simbolico che il Partito democratico nazionale deve alla provincia di Messina. Una città da sempre dimenticata dalla politica nazionale, spesso considerata luogo di passaggio, crocevia di interessi. E oggi luogo simbolico della battaglia contro il ponte ma minacciata da un modello di sviluppo che non promette alcun futuro”, hanno evidenziato i dirigenti dem.
Oggi nuove tappe in procincia per i dirigenti del Pd. Maria Flavia Timbro insieme con Marco Furfaro , deputato e componente della segreteria nazionale, e Pietro Bartolo, deputato europeo,si soffermerà su “lavoro, questione sociale, no ponte, piccoli Comuni”. Ultimo incontro a Barcellona con un confronto a cui prenderà parte anche Antonio Nicita.
“L’emergenza siccità per l’agricoltura siciliana”
Da parte sua Boccia, presidente dei senatori del Partito democratico, ha affrontato anche i temi dell’agricoltura e della siccità durante le tappe in Sicilia: “L’agricoltura siciliana è già danneggiata e devastata dal clima, dal costo del gasolio e ora arriva l’aggravante dalla siccità di questi mesi; serve subito lo stato di emergenza e l’impegno immediato del presidente Schifani e del ministro Musumeci per dare seguito alle richieste del commissario straordinario per la siccità che ha già indicato 27 progetti fondamentali per 829 mln. Le risorse ci sono, ma il governo Meloni le blocca, questi interventi devono diventare priorità assoluta. Qui invece non si riesce a realizzare nemmeno l’intervento a Ponte Barca, a Paternò, sul fiume Simeto dove, da settimane, vengono dispersi centinaia di litri di acqua al secondo che sarebbero oro per l’agricoltura della Sicilia”.
“Dal governo il taglio del fondo di perequazione e l’autonomia differenziata”
Ha continuato l’ex ministro: “La destra siciliana è silente, subisce senza fiatare i diktat della Lega sull’autonomia differenziata che ha determinato anche il taglio del fondo di perequazione infrastrutturale che il Pd aveva chiesto anche per le Regioni a Statuto speciale”.