Il caso politico e lo scontro in aula tra i colleghi del Consiglio comunale e l'unico presente, il presidente Grasso
MESSINA – Un invito disatteso e un caso politico che rischia di aprirsi. È successo durante la seduta odierna della commissione Ponte, con lo scontro tra il Consiglio comunale e i colleghi della quarta municipalità. Questi ultimi, infatti, non hanno accolto l’invito a partecipare all’audizione odierna della commissione presieduta da Pippo Trischitta. Assenza che è stata comunicata dall’unico rappresentante intervenuto, il presidente Matteo Grasso.
Il primo attacco di Gioveni: “Non è possibile”
Su precisa richiesta di un’incredula consigliera Antonella Russo (Pd), Matteo Grasso ha spiegato che “la circoscrizione è stata invitata. Appena avuto la comunicazione l’ho subito girata ai colleghi, tutti erano a conoscenza dell’invito, ma ci sono solo io”. Dopo le parole del presidente, però, il clima si è acceso. Il primo è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni: “Non è possibile che i colleghi siano stati invitati e non rispondano all’invito. Non posso pensare che abbiano qualcosa nei nostri confronti per disertare la commissione. Se è così presumo ce lo diranno, ma non ha detto questo il presidente. Obiettivamente è una cosa che fa restar male politicamente, istituzionalmente e personalmente. Ci sono problemi interni alla circoscrizione? Forse va chiarito anche questo”.
Grasso spiega: “C’era una capigruppo fissata”
Grasso ha replicato: “Sicuramente avete cose di più importanti da discutere dei rapporti tra me e i colleghi all’interno della municipalità. Lo ribadisco: l’invito lo abbiamo ricevuto, nella giornata di sabato. Non abbiamo avuto il tempo per riunirci e parlare degli argomenti da trattare in commissione, visto che ci sono stati soltanto due giorni. Preciso anche che non è la prima volta che vengo invitato qui al Comune o che ci sono manifestazioni organizzati dall’amministrazione e spesso è accaduto che i miei colleghi, che hanno fiducia in me, mi hanno fatto intervenire da solo. Non c’è nessun caso politico, i miei colleghi sono lieti che sia io a rappresentarli. Poi riferisco ciò che viene trattato. In questo caso c’erano anche problemi di orari, c’era una capigruppo fissata che non potevamo spostare. Non deve passare il messaggio che non volessero venire perché non è così”.
Oteri, La Fauci e Buonocuore: bagarre in aula
Ma le spiegazioni del presidente Grasso non sono bastate. Cosimo Oteri del gruppo misto ha preso la parola e ha sottolineato che “un conto è se il presidente viene qui come portavoce del pensiero dell’intera municipalità, in questo caso non ci sarebbe niente da dire. Avremmo voluto ascoltare tutte le idee proprio per questo. Era interesse loro essere presenti, quindi per me oggi la parola del presidente Grasso vale per tutti essendo l’unico presente”. Poi il capogruppo di Ora Sicilia Giandomenico La Fauci: “Non metto in dubbio le capacità e l’impegno politico del presidente Grasso ma bisogna stigmatizzare l’assenza dei consiglieri. È una mancanza di rispetto nei nostri confronti, era opportuno e rispettoso che fossero presenti. Nessuno dice che il presidente Grasso non rappresenti il quartiere, ma con la maggior parte dei consiglieri che non poteva partecipare si sarebbe dovuto rinviare la seduta”. E ancora Cettina Buonocuore, sempre dal gruppo misto: “Non è giusto parlare degli assenti. Noi sappiamo il problema qual è, ma che lo dica il presidente, lui lo sa”.
D’Angelo, Schepis e Papa
La capogruppo di Sud chiama Nord Nicoletta D’Angelo: “Se non vanno d’accordo con il presidente non è un problema nostro, dovevano venire ed essere presenti. Sono stati invitati ufficialmente e non sono venuti, bisogna procedere con la commissione e basta”. Dal fronte della maggioranza è intervenuto anche Giuseppe Schepis di Basile sindaco: “Dispiace che non ci siano i consiglieri. Tra l’altro sono trasversalmente rappresentati di tutti i gruppi. Sapete le motivazioni dell’assenza dei colleghi? A me sono sconosciute. Bisogna chiarire: ci sono giustificazioni? No”. Dopo di lui Salvatore Papa, sempre di Sud chiama Nord: “Non mi appassiona la vicenda, chiedo soltanto se la circoscrizione ha parlato del Ponte e se ha redatto un documento da fornire alla commissione”. E così si è passati all’argomento del giorno, cioè il ponte e i risvolti per la quarta municipalità, con il possibile spostamento della stazione centrale, l’utilizzo del waterfront liberato e la famosa fermata Europa all’altezza dell’ospedale militare. Ma Grasso ha fatto un passo indietro e chiesto il rinvio della seduta: “Si potrebbe fare un’altra seduta con invito ai consiglieri?. Trischitta ha risposto di no e il dibattito si è riaperto.
Carbone tuona: “Capigruppo fissata da Grasso dopo l’invito”
Dario Carbone (FdI) è andato all’attacco: “Dalla quarta municipalità mi giungono queste precise informazioni. Il presidente Grasso, dopo aver ricevuto l’invito alla commissione, ha convocato lui stesso in questo orario la capigruppo non mettendo in condizione i consiglieri di partecipare a causa di questa sovrapposizione, di cui è stato informato anche il sindaco Basile. Ma il presidente Grasso, tra lunedì e martedì, ha ritenuto di non farlo. Per quanto mi riguarda la commissione di oggi va rinviata”. Grasso non ci sta: “La capigruppo è stata convocata prima, già giovedì scorso credo. E comunque era alle 14.30, il tempo c’era visto che si iniziava alle 13.30 la commissione. Non ho convocato la capigruppo dopo l’invito”.
Prima l’Italia abbandona l’aula e rinuncia al gettone
Trischitta ha insistito sul non rinviare la seduta, così Grasso ha iniziato a parlare del ponte e dello spostamento della stazione, con un brevissimo intervento in cui ha chiesto spiegazioni sullo spostamento dei binari, per poi sottolineare che in consiglio di municipalità non se n’è comunque parlato. Giuseppe Villari, a nome dell’intero gruppo Prima l’Italia, composto da lui, Amalia Centofanti e Rosaria D’Arrigo, ha ironicamente criticato Grasso per “l’esaustiva relazione” e ha spiegato che “abbiamo deciso di abbandonare l’aula e rinunciare al gettone di presenza. Così la commissione non ha senso”. Bagarre in aula. Antonella Russo ha affermato: “Forse non è il caso di chiedere al presidente Grasso il suo pensiero personale, visto il ruolo che ricopre. Vorrei capire se oggi parla a livello personale o meno. Si è capito che non parla a nome dell’intera circoscrizione, ma vorrei comunque sentire qualcosa. Mi sembra strano che non sia stato mai messo all’ordine del giorno della municipalità il ponte, visto l’impatto che avrà”.
Grasso ha ribadito che così è stato e la seduta si è “sgonfiata”. Dopo gli ultimi brevi interventi di Papa, Oteri, Rinaldo e Schepis, Trischitta ha deciso di chiudere una commissione durata un’ora e durante la quale si è parlato praticamente di tutto tranne che di ponte. Il presidente ha poi concluso dicendo che la municipalità sarà invitata nuovamente durante la sessione dell’ingegnere Fedeli in cui si discuterà del tratto ferroviario che dal ponte arriva a Contesse, per parlare della quarta circoscrizione: “Eviteremo ulteriori convocazioni”.
Bah, per quello che serve questa commissione solo di facciata…
Il ponte, secondo questi consiglieri comunali capitanati da Trischitta, ci salverà dagli allagamenti che si verificano da decenni a Messina. Ma come si può parlare ancora di Ponte quando Atlantide sprofonda sempre di più? Non mi rappresentate
Quante braccia rubate all’agricoltura!!!