Messina- Il Comitato giovanile NOstra: al Referendum votiamo no per difendere le minoranze ed il sud
Il referendum contro la legge costituzionale varata nell’autunno 2019 e che prevede il taglio al numero dei parlamentari si farà il 29 marzo. Nel frattempo in tutta Italia stanno nascendo numerosi Comitati che sono contrari all’entrata in vigore della norma ed in difesa di quelle minoranze, soprattutto territoriali, che finirebbero col non l’essere rappresentati in Parlamento. Il Sud ad esempio verrebbe ulteriormente penalizzato. Anche a Messina si registrano iniziative in direzione #notagli.
I giovani del Comitato NOstra
Nei prossimi giorni sarà presentato il Comitato provinciale di “NOstra!” (difendiamo la Costituzione), un movimento nato a livello nazionale e che è formato da giovani.Il responsabile nazionale del Comitato referendario giovanile Jacopo Ricci ha nominato coordinatore provinciale di Messina Domenico Mazza, già da tempo attivo in ambito associazionistico e politico. A costituire il comitato sono inoltre giovani universitari messinesi come Umberto De Luca, Antonio Nuccio e Giuseppe Maisano. Hanno aderito al comitato, sostenendone le attività Alessandro Russo, consigliere comunale, Fabrizio Provenzano, coordinatore del comitato messinese di “Azione” e Marco Carone presidente dell’associazione culturale “Articolo 21”.
Nei prossimi giorni il comitato si presenterà alla cittadinanza comunicando l’intero programma degli eventi per i quali si propone, nell’intento di includere e coinvolgere ulteriori associazioni e personalità della società civile dell’aria metropolitana.
Una guerra-lampo
“Pensavamo di dover combattere una guerra lunga quattro mesi- scrive il Comitato Nostra- Invece sarà una guerra-lampo, una manciata di settimane per giocare d’azzardo con la democrazia. Il referendum si terrà il 29 marzo. E’ stata una scelta politica, per impedire agli italiani di informarsi, di poter prendere posizione consapevolmente, di poter capire la portata di questo referendum. Ma il dado è tratto: siamo costretti a giocare con le loro regole”.
Minoranze schiacciate
I Comitati che chiedono l’abrogazione dei tagli ribadiscono una serie di punti che finora, in un clima di populismo, sono stati messi in ombra.
1-con il taglio dei parlamentari i territori saranno rappresentati meno e peggio. E a pagare sarà il meridione, la provincia, la periferia
2-con il taglio dei parlamentari le minoranze saranno schiacciate: avranno meno prerogative, la possibilità di accedere a meno commissioni, meno potere contrattuale;
3-con il taglio dei parlamentari si baratta la democrazia per quattro spicci di risparmi, piegandosi alla vulgata comune, che in fondo è vulgata reazionaria e antipopolare;
4-con il taglio dei parlamentari si accentua il carattere oligarchico del nostro sistema istituzionale, e si aggrava, più in generale, la crisi della rappresentanza che viviamo da decenni.
Il Comitato ha una pagina facebook per informazioni, iscrizioni, contatti.
“siate fieri di quello che state facendo. Perché questa è una di quelle battaglie che può dare un senso alla parola Politica.
#NOstralacostituzione
#NOstralademocrazia
#conlasolaNOstraforza”
Se Nostra!Difendiamo la Costituzione vede in prima linea i giovani, è già attivo da alcuni mesi il Comitato per il no al taglio dei parlamentari, con tanto di pagina facebook e referenti provinciali.