I No Ponte: "Un'opera devastante per l'ambiente e un tuffo nel baratro"

I No Ponte: “Un’opera devastante per l’ambiente e un tuffo nel baratro”

Redazione

I No Ponte: “Un’opera devastante per l’ambiente e un tuffo nel baratro”

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mercoledì 07 Dicembre 2022 - 19:46

il movimento ha in programma un'Assemblea pubblica al Salone delle bandiere del Comune di Messina lunedì 12 dicembre

MESSINA – La Rete No Ponte insiste: “Si tratta di un’opera devastante per l’ambiente, inutile e dannosa. Un tuffo nel baratro”. Così il movimento contro il Ponte sullo Stretto ha in programma un’Assemblea pubblica al Salone delle bandiere del Comune di Messina lunedì 12 dicembre, dalle 17.30. Introdurranno i lavori l’antropologo Sergio Todesco e Domenico Gattuso, ordinario di Ingegneria dei trasporti. Modererà la giornalista e attivista Tiziana Barillà.

Il documento dei No Ponte

Scrivono i rappresentanti della Rete: “Nei giorni scorsi il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini si è recato a Bruxelles per chiedere che l’Unione Europea si facesse carico del finanziamento del ponte sullo Stretto. Il risultato di questo viaggio della speranza, per quanto i referenti politici locali lo abbiano presentato come un successo, è stato modesto. Nei fatti gli è stato detto di tornare con un piano finanziario degno di questo nome e con un progetto definitivo, a dimostrazione che, come il Movimento No Ponte ha sempre denunciato, la tanto sbandierata cantierabilità immediata del ponte è solo misera propaganda. Non solo, infatti, il ponte sullo Stretto è un’opera devastante dal punto di vista ambientale, con una resa in posti di lavoro molto bassa se paragonata all’investimento, che creerebbe un caos urbanistico insostenibile a causa dell’impatto dei cantieri, e sfregerebbe definitivamente il paesaggio dello Stretto, la più importante risorsa a nostra disposizione, ma è anche accompagnato da nodi tecnici irrisolti dal punto di vista ingegneristico”.

E aggiungono: “L’elenco delle ragioni che ci spingono a opporci all’infrastruttura è più lungo della sua campata unica (una volta e mezza circa maggiore di quanto già realizzato per ponti di questa tipologia). Nei fatti il ponte sullo Stretto, sebbene ammantato da una vena di modernizzazione del territorio, rappresenta, al contrario, un’opera di retroguardia. Piuttosto che proiettare i nostri territori nel punto avanzato della storia, li collocherebbe piuttosto tra le manifestazioni di un’idea di sviluppo vecchia e insostenibile, realizzando un’opera con un enorme impatto ambientale e paesaggistico, con l’effetto complessivo di marginalizzare ancora di più l’area dello Stretto, trasformandola in un enorme svincolo. Il ponte sullo Stretto non è il salto nel futuro, è il tuffo nel baratro. Non è la soluzione al mancato sviluppo dei nostri territori, è la causa del loro destino di distruzione”.

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43 commenti

  1. Se non siete d’accordo con la costruzione del ponte cambiate città, andate a vivere in qualche posto dove non si possono creare ponti….

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    1. Se non ti piace il leghista… CAMBIA ARIA…. vergognatevi Falsi ECOLOGISTI !! Avete rovinato l’intera nazione italiana, ed ancora continuate a sparare Ca***te, fate compagnia ai ridicoli “PiDioti” e a quei pagliacci “Cinquestalle”. W lo sviluppo, W il Ponte per tutti i veri Meridionali/Italiani….😀😅

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  2. Salvini è andato in Europa per fare l’ennesima figuraccia tanto è abituato.
    A modo suo si è fatto propaganda tanto di creduloni ce ne sono anche al sud, purtroppo.

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  3. Nel pieno rispetto del pensiero e senza che con questo possa essere additato come un fautore del ponte, mi chiedo però perché quando si prospettano nella nostra città interventi di una certa entità o costruzioni di importanti opere c’è un disfattismo senza precedenti. Può essere che solo a Messina tutto cio che si vuole costruire o ammodernare ha un devastante impatto ecologico, è un’opera inutile e dannosa? Il caos cittadino derivante dalle code per gli imbarchi non è dannoso e devastante per l’ambiente oltre che pericoloso per la mobilità urbana? Il nostro ambiente è ecologicamente diverso da quello di altre città e regioni ove non si registrano proteste dei vari movimenti ecologisti allorché vengono costruite opere di vario titolo? A Messina pure per asfaltare una strada ci sono movimenti per il si e per il no. Non lamentiamoci poi se siamo indietro per ogni cosa.

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  4. Solo in Italia ci si fanno problemi per fare la qualsiasi cosa, paesi più organizzati di noi fanno ponti e opere senza preoccuparsi per l’impatto ambientale, perché se ne fregano? No perché l’ambiente si preserva in altri modi.. tanti si lamentano per l’impatto ambientale del ponte poi magari qualcuno che lo fa e lo stesso che se ne frega della differenziata..

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  5. Questi signori no Ponte con tanti pretesti o hanno interessi personali o vogliono il male della Sicilia. Il ponte sarà lo sviluppo del sud Italia per non parlare degli falsi ecologisti, fanno finta di non sapere l’inquinamento che causano i traghetti e le interminabili code di auto e mezzi pesanti. Il Ponte è il futuro e va’ fatto.

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  6. SUPER , FINALMENTE NON CI SARANNO PIU QUESTE FILE AI TRAGHETTI E TUTTO QUESTO TEMPO PERSO !!!
    SECONDO ME COSTEREBBE ANCHE DI MENO IL PEDAGGIO DI QUANTO COSTA AD OGGI IL TRAGHETTO!!!
    BRAVI !!!
    SI AL PONTE!!! VIVA IL PONTE!!!

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  7. Certo ci sono diverse minchiate come quella dei treni in un Ponte assurdo da costruire con una campata unica di quasi 4 km in un territorio sismico. Datevi all’ippica

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  8. Probabilmente riusciranno a progettarlo ma poi i costi di costruzione e soprattutto quelli di manutenzione (ingentissimi per questo tipo di strutture in ambienti marini), non potranno essere recuperati con i pedaggi per cui la società che eventualmente dovesse realizzare l’opera passerà l’oneroso fardello allo Stato, che si dovra’ quindi accollare i debiti , non prima di aver ripianato il deficit della società.

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  9. Non si tratta di essere pro o contro, il problema, oltre che di carattere prettamente tecnico ed ancora irrisolto, è che sia la Sicilia come pure la Calabria hanno prima urgente esigenza di infrastrutture di prima necessità. Vedasi autostrade che si possano chiamare tali, linee ferroviarie moderne e veloci, termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti per i quali paghiamo milioni di € agli stati esteri giustamente attrezzati per tale attività, e molto altro ancora.
    Pensiamo alle cose urgenti che servono davvero alle due regioni, poi sicuramente il ponte potrà diventare un’opera necessaria, importante e meravigliosa. Adesso certamente non lo è.

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  10. Ma perché non creare il ponte sullo stretto? Sarebbe una grande opera di urbanizzazione e servirebbe a collegare la Sicilia con il resto del mondo in maniera “comoda”. Si potrebbe eventualmente optare per un’opera sommersa come il tunnel nella Manica!

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    1. Un tunnel…… Che passerebbe dentro la faglia che ha generato il terremoto del 1908…….complimenti……

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  11. VOLETE COMPRARE LA CINTURA SENZA AVERE I PANTALONI, MA VOI FATE MAI L’AUTOSTRADA MESSINA PALERMO CATANIA MESSINA CATANIA PALERMO???? MA CHE VE NE FATE DI UN PONTE SE MANCA DALL’ACQUA FINO AL SALE?! AVRETE UN MEGACANTIERE PER SECOLI E SARÀ UNO SCEMPIO SENZA PRECEDENTI. RIFLETTERE PIUTTOSTO CHE GIUDICARE PER IDEOLOGIA.

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  12. In questo momento abbiamo bisogno di altro. Autostrade efficienti e sicure, strade, ferrovie sicure, puntuali e veloci, termovalorizzatori che ci evitino di spendere milioni di euro per lo smaltimento dell’immondizia e molto altro ancora.
    Facciamo prima quello che di urgente ci serve poi il ponte sarà una cosa bellissima di cui ci potremo vantare.
    Poi parlare di quello che fa Salvini mi sembra del tutto inutile.
    Del resto è soltanto una persona che non ha mai lavorato un solo giorno in vita sua. Solo stupidi meridionali e soprattutto siciliani lo hanno potuto votare dopo essere stati insultati ed offesi per anni. Quando la UE gli dirà che i soldi li dovrà mettere l’Italia sapete cosa dirà? Io lo volevo fare ma non me lo hanno fatto fare. Ed i siciliani diranno che è vero e che quindi ha pure ragione.

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  13. Penso che, al di là della fantasia, si debba fare i conto con la realtà. Non sto qui a valutare se, tecnicamente, l’opera è fattibile o meno. Vorrei, piuttosto capire, in termini di utilità per i messinesi (gli unici che saranno costretti a subire, per svariati anni, i disagi legati alla costruzione), quanto tempo ci metteremo ad arrivare a Villa S. Giovanni. Attualmente, con venti minuti di traversata, siamo dall’altro lato. Con il ponte? Mi dicono, e vorrei capirne di più, che per prendere il ponte si dovrà fare un giro di circa 30-40 km. Se fosse vero, non mi pare di cogliere vantaggi per i messinesi ma solo per chi dovrà recarsi a Catania o a Palermo tagliando fuori la città. Insomma, mi piacerebbe capirne di più perchè, se è vera questa storia di 40 km per superare 3 km di mare… allora meglio lasciar perdere.

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    1. 20 minuti di traversata? E i tempi di attesa? La città intasata ovunque per la fila agli imbarchi? Senza contare il costo della traversata.

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  14. Gianni Terragni 8 Dicembre 2022 17:08

    Mi chiedo soltanto perché in questo mondo di privati non si fa avanti nessuno che dica: il ponte si può fare, io so come farlo, io ve lo faccio a questo prezzo e in questi tempi. Il prezzo è alto e non riesco a rientrare in tempi ragionevoli delle spese col pagamento dei pedaggi, quindi, visto che è un’opera sociale voglio dallo stato una percentuale sul costo che mi verrà data a stati di avanzamento lavori.
    Invece si fanno avanti, vogliono i soldi per farlo e anche i pedaggi futuri, senza alcuna penale se non sarà fatto. Insomma la solita storia, pantalone paga e se comunque finirà male, pantalone pagherà ancora. Se andrà bene, in questo caso poco probabile, se ci sarà da guadagnare, guadagnerà il privato e i pantaloni continueranno a pagare. Vedi le autostrade, pagate dallo stato ripagate coi pedaggi ai privati che fanno i milioni e capita che non facciano nemmeno le manutenzioni.

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  15. Certo che questo fotomontaggio con i treni che passano allegramente sul ponte di quasi 4 km a campata in una zona altamente sismica come Messina è pura e comica fantascienza. Anche gli ignorantoni che parlano del transito pedonale sul ponte, le mamme con le carrozzelle, il jogging, le biciclette e assurdità varie scritte e pensate da chi non ha la minima idea di una struttura anzi di un agglomerato che non starebbe assolutamente in piedi.
    Siamo una città ridicola con cittadini ridicoli

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  16. Mi piacerebbe sapere le idee, che questi personaggi, de ‘il no è meglio”, possiedono… Quale sarebbe, mi chiedo, per loro invece il futuro dei nostri territori. Ho 42 anni e mai questi no si sono trasformati in idee atte al serio sviluppo. Direi a questi personaggi di vivere, lavorare o meglio studiare, in questi territori soprattutto come pendolari tra le due sponde… subendo il trattamento di chi invece possiede il mercato dei trasporti in mano… Costringendo noi pendolari a pagare sempre di più con disagi, ritardi e denaro, in cambio, invece, avere sempre di meno… sopratutto sviluppo!… Vi chiedo di scendere dalle retoriche e tediose scuse del no e considerare invece che senza grandi strutture, che sottolineo non sono il mostro che toglie fondi ma invece stimolo per lo sviluppo dell’indotto, i nostri territori restaranno sempre sottomessi e dietro tutti! Scusate lo sfogo di chi tutti i giorni ha lavorato e si vedeva alzare spesso la passerella del portello della nave, perché in ritardo dopo una giornata di lavoro e aspettare al caldo o al freddo il successivo traghetto dopo 40 minuti. Pensate seriamente al nostro futuro… Mi auguro invece altresì che queste idee di sviluppo di grandi infrastrutture si possano realizzare e sottolineo “terminare per tempo”!!! Grazie a tutti!

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    1. “…Direi a questi personaggi di vivere, lavorare o meglio studiare, in questi territori soprattutto come pendolari tra le due sponde… subendo il trattamento di chi invece possiede il mercato dei trasporti in mano… Costringendo noi pendolari a pagare sempre di più con disagi, ritardi e denaro, in cambio, invece, avere sempre di meno… sopratutto sviluppo!”
      Provi, invece, a dire Lei ai pendolari che lavorano o studiano nelle due città dello stretto, che invece di sbarcare più o meno al centro dovranno farlo a S. Saba, Ortoliuzzo, non so esattamente dove è previsto lo sbarco, bene che vada a Torre Faro (con buona pace dell’incantevole scenario). Fermo restando, sempre, che noi che stiamo qui a scrivere non lo vedremo mai, probabilmente neanche i nostri nipoti, subiremmo però, intanto, i disagi che la sua realizzazzione comporterà; sommandoli naturalmente a quelli di cui siamo già vittime…

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  17. io sono FORSE PONTE

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  18. Egregio signor nessuno come voi 8 Dicembre 2022 19:56

    Il commento di queste persone,la dice lunga sull’ignoranza individuale dei messinesi,per non parlare del fatto che si parla senza averne competenza tecnica.
    Voi dibattete senza cognizione di causa,mentre i furbi vi vendono la foto del ponte sullo stretto che non verrà mai costruito….

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  19. Il ponte non si farà mai. Mi auguro solo che questa verità venga fuori subito, altrimenti la città di messina rimarrà nel limbo di una perenna attesa, visto l’impossibilità di progettare il proprio futuro

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  20. Purtroppo le persone che non sono del settore credono che la realizzazione del ponte sia un opera semplice e funzionale. Invece si tratta di un opera faraonica a mio avviso devastante per il territorio e poco funzionale. Non si risparmierà ne in tempi e ne in denari. Il percorso da Reggio o da Messina sarà lo stesso lungo. Si parte da Villa San Giovanni e si arriva a Ganzirri, quindi non da Reggio Messina. Il pedaggio sarà costosissimo e l’inquinamento alle stelle. Da considerare inoltre la durata dei lavori, impiegheranno secoli per realizzarlo, tra sospensioni, cause etc. Credo che la soluzione migliore forse sia potenziare i porti con traghetti elettrici che non inquinano.

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    1. Egregio signor nessuno come voi 9 Dicembre 2022 10:16

      Finalmente qualcuno che ragiona con la testa,e non come i tanti spara minchiate buddaci che aprono la bocca e non sanno perché gli succede!

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  21. Abbiamo poche cose buone a messina nord la riviera ganziri il faro con le sue spiagge e i suoi negozietti col ponte si distrugge tutto questo e messina nonavra nessuna utilità gli fara comodo solo a Catania e Palermo noi messinesi chissà dove dobbiamo andare a prendere il ponte sullo stretto.

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  22. In Giappone, posto altamente sismico, si è realizzato nel 1989 un ponte a campata unica lungo circa 5km , siamo nel 2022 se è stato realizzabile allora lo sarà ancor più adesso.
    Basta con beceri argomenti di parte ideologica .

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    1. 5000 metri???? Ma dove l’ha letto? Il ponte che lei cita è lungo 3911 metri e la campata principale è lunga 1991 metri. I pilastri, in questo caso, sono alti 282 metri. Niente a che vedere con l’ipotetico ponte sullo stretto che avrebbe una campata unica di oltre 3000 metri e pilastri alti 400 metri. Informarsi, prima di scrivere!

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    2. Benedetto vi mette in Croce 9 Dicembre 2022 10:21

      Un ponte a campata unica più lungo di 2.2 km non esiste da nessuna parte.
      Non spariamo caxxate,almeno non facciamoci riconoscere pure qui

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  23. io fonderei il Movimento “May Be Ponte” e venderei tante magliette e farei tanti congressi non si sa mai dovessi essere eletto sindaco di Messina con tutti i miei amici per non concludere niente per cinque anni consecutivi

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  24. Non ci sono da fare tanti commenti per una zona sismica comprensione e Messina . Andate a vedere la storia sismica di questa zona e fate un ciaone a Salvini

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  25. Nessuno di voi forse sa che a torre faro e ganzirri l’acqua potabile è stata messa negli anni 80,che quando piove la cacca esce nelle strade ,che speriamo mai quel pilone cada a pezzi,tutta la rete ferroviaria Calabria e Sicilia oltre 100 anni di esistenza e oggi viene questo leghista di ….a che fino a non molto tempo fa ci odiava a promettere un’opera fallimentare come il ponte sullo stretto: noi a Messina non li vogliamo sia lui che il ponte🤮🤮🤮🤮

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  26. Vivo a Catania e il ponte lo vorrei. In Turchia hanno da poco inaugurato il Ponte dei Dardanelli, il più lungo ponte sospeso del mondo, peraltro in zona siamica.

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  27. Tutti questi del no ponte, no tav, no questo, no quello se lo possono permettere soltanto perche’ siamo in Italia e purtroppo lo Stato continua a finanziare questi individui per me soltanto parassiti della societa’

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  28. Vincenzo Gabriele 10 Dicembre 2022 16:54

    Io il ponte lo voglio per una questione di costi, ambientale e di tempistiche. Oltre che senza il ponte l’alta velocità in Sicilia non ha senso se non collegata con il resto d’Italia. Coloro che si oppongono, per fortuna pochi, non riescono a capire il motivo, dovrebbero informarsi meglio!

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  29. Vista la grave situazione dello sviluppo socio economico che influisce negativamente sulla stragrande maggioranza del popolo siciliano, penso che, se non una concausa, la mancata costruzione del ponte sullo stretto già 50 anni fa, costituisca l’esempio di mentalità retrograda e conseguente mancato progresso sociale

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  30. Quanti ingegneri e competenti del settore abbiamo , come nel calcio: davanti alla partita tutti allenatori. Basterebbe vedere tutti i ponti che nel mondo sono stati realizzati , non vedo impatti ambientali ma sviluppo . E poi la storia ce lo insegna: lo sviluppo avveniva in quelle città che avevano le vie di comunicazione sia sul mare che a terra , vedi le città Marinare in Italia . Verrebbero da tutto il mondo solo per vedere il ponte significa turismo , ci vorrebbero maestranze per diversi anni per la costruzione, e poi altrettanto per la manutenzione, significa lavoro per il sud non è da poco. Io non so se il risparmio con il ponte sarebbe di 6 miliardi l’anno , ma anche se fosse la metà sarebbe conveniente . Ma il problema sapete qual è? È che non si farà mai purtroppo, io ormai è da 40 anni che ne sento parlare.
    Pippo

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  31. Dipendesse da loro staremmo ancora sulle palafitte e dentro le grotte, questi sono contro per partito preso.

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  32. Quanti esperti ingegneri ci sono come nel calcio alla partita tutti allenatori , cortesemente fate parlare chi ha studiato e ne sa di ponti anche perché ne ha fatti , e sono lì a fare quello per cui sono stati costruiti. Si parla di impatto ambientale , le navi che fanno avanti e dietro sono un impatto ambientale e un mezzo di inquinamento continuo 365 giorni L anno . Sul lato economico basta guardare dove hanno costruito i ponti cosa è avvenuto , per non parlare della storia , le vie di comunicazione erano lo sviluppo economico delle città che le avevano . Tutto il mondo verrrebbe a vederlo , forse è turismo che si sviluppa ? Lavoro per decenni per costruirlo e poi manutenzione a vita , scusate se sono posti di lavoro al sud che forse ne ha di bisogno . Il vero problema è che purtroppo non si farà mai , è da un 50 anni che se ne parla Risultato , zero . Io non so se si risparmiano 6 miliardi L anno ma anche se fossero la metà bisognerebbe farlo subito .

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  33. gabriele di sabatino 11 Dicembre 2022 11:04

    Volevo dire che non capite che ogni vola che si deve andare in sicilia e un casino. prendere. il traghetto. e se piove e. un casino. una volta sono rimasto bloccato alla entrata da San Giovanni. che non si poteva entrare per la pioggia. ma che casino. ???? ma è possibile. che anni. che volete il ponte. e così si metterà a posto l’ingresso dalla Calabria. e lì a San Giovanni e un casino. .

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  34. Se I tempi di realizzazione del ponte saranno proporzionali a quelli del viadotto per la Telegrafo, i lavori dovrebbero finire verso l’anno 3000

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  35. Per capire quanto un ponte possa essere utile e bello basta andare in Danimarca! Pieno di ponti e proseguire verso la Svezia via ponte!

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  36. Domanda:in questa finanziaria sono state messe risorse contro il dissesto idro-geologico?
    ALTRO CHE PONTE
    ……

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