I nuovi boss di Provinciale, si apre il processo d'appello

I nuovi boss di Provinciale, si apre il processo d’appello

Alessandra Serio

I nuovi boss di Provinciale, si apre il processo d’appello

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martedì 14 Febbraio 2023 - 17:15

Alla sbarra i referenti dei clan Sparacio, De Luca e Lo Duca

MESSINA – Via al secondo grado di giudizio per il processo Provinciale sui nuovi equilibri della mala in zona sud a Messina, ricostruiti con l’omonima operazione dell’aprile 2021. Il processo d’appello si è aperto stamattina a palazzo di Giustizia e la parola è andata all’Accusa. In aula la PM Liliana Todaro, che ha coordinato l’inchiesta sin dal principio insieme ad altri colleghi della Direzione distrettuale antimafia, che si è associata alla richiesta della Procura Generale rappresentata dal PG Carmine De Rose.

E la richiesta è chiara: confermare in toto le condanne emesse in primo grado, blindandole. Ventisette gli imputati alla sbarra, tra loro nomi pesanti, considerati referenti storici ed emergenti delle famiglie che si dividono i business criminali. Alcuni di loro hanno però chiesto di patteggiare la pena e l’Accusa non si è opposta, concordando le pene che sarà la Corte a decidere se ratificare o meno.

Tutte le condanne

Ecco il verdetto emesso in primo grado che va ora al vaglio della Corte d’Appello: 20 anni per i boss Salvatore Sparacio, Giovanni De Luca, Giovanni Lo Duca, Vincenzo Gangemi; 16 anni ad Emmanuele Balsamo e Ugo Ciampi; 15 anni per Francesco Puleo e Domenico Romano; 13 anni per Giovanni Tortorella; 12 anni per Tyron De Francesco e Giuseppe Marra; 11 anni per Mario Alibrandi, Antonio Scavuzzo e Giuseppe Surace; 10 anni e 8 mesi ad Anna Lo Duca; 9 anni a Kevin Schepis; 8 anni per Emanuele Laganà, Domenico Mazzitello, Mario Orlando, Ernesto Paone, Maria Puleo; 4 anni a Francesco Sollima; 2 anni e 2 mesi per Antonino Soffli, Letterio Cuscinà e Carlo Cafarella, 2 anni e 4 mesi per Antonina Cariolo; 8 mesi per Graziella La Maestra e Rossella De Luca (pena sospesa).

l boss col reddito di cittadinanza e quello latitante

Alla sbarra oggi ci sono, tra gli altri, Salvatore Sparacio considerato il riferimento della zona alle porte di Provinciale, della famiglia dell’omonimo boss storico Luigi, e il boss De Luca, catturato dalla Polizia il 5 novembre 2019 dopo mesi di latitanza.

La retata

Il blitz con gli arresti di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza scattò ad aprile di 2 anni fa e confermò che la pax mafiosa tra i clan della zona centro sud cittadina è ancora vigente. Documentato anche l’attivismo dei gruppi criminali in periodo elettorale, in favore di questo o quell’altro candidato andato a bussare alle porte dei boss ormai consolidati di centro città.

L’udienza è stata poi aggiornata a fine marzo per dare la parola ai difensori, gli avvocati Cinzia Panebianco, Salvatore Silvestro, Antonello Scordo, Giuseppe Bonavita, Domenico Andrè, Nino Cacia, Tancredi Traclò, Tommaso Autru. Sarà poi il momento della sentenza.

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