A proposito di luoghi comuni, il "professionista stimato" che getta la spazzatura sui colli ci ricorda il peso di una borghesia spesso deleteria in questa città
MESSINA – Hanno fatto discutere oggi le parole del sindaco Federico Basile. In un video, racconta di “un professionista stimato e in regola con la Tari”, e ce ne sarebbero altri, che getta sui colli la spazzatura ma viene immortalato dalle telecamere. Queste parole fanno discutere ma aiutano a fare emergere l’ovvio. Non esistono i cittadini di serie A, colti e rispettosi delle regole, e quelli di serie B. Quest’ultimi cittadini delle periferie, vittime del degrado sociale, e dediti a lanciare la munnizza dove capita, nelle lande desolate cittadine.
Accade di tutto, a Messina e ovunque. E non c’è il selvaggio cattivo e il virtuoso in cravatta, insomma. Certo, il degrado sociale di molte periferie non è un’invenzione ed è frutto di una politica scellerata. Ma andrebbe pure ricordato, a proposito di narrazioni sugli “stimati professionisti”, che a Messina ha prosperato una borghesia parassitaria, tanto ricca quanto inconsistente. Una borghesia spesso dannosa per la comunità, che nulla ha fatto per far progredire la città e che ha preso senza dare.
Nel disprezzo per le regole del “professionista zozzone”, per usare una semplificazione giornalistica, magari si coglie la mentalità di un pezzo di società altolocata. Quella società con la puzza sotto il naso che spesso ha condannato Messina alla sua marginalità. La Messina delle nette differenze tra i tanti che hanno pochissimo o quasi nulla e i pochi, e pochissimi, che detengono potere e ricchezza economica. Una Messina sudamericana, nel segno delle ingiustizie sociali, da combattere. Da superare.
Immagine in evidenza di repertorio. Il video è stato pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco Basile.
Il problema di Messina sta nel fatto che pochi amano questa citta ‘ e moltissimi sono pronti a criticare qualsiasi iniziativa volta a renderla migliore
qui a perugia vengono in macchina, da fuori, per buttare la spazzatura nei cassonetti dell’umido. è inutile richiamarli, ci ho litigato diverse volte, il risultato è che ti mandano a quel paese. l’ovvia conclusione è che gli zozzoni si trovano a tutte le latitudini
Ah, come sarebbe bello conoscerne nomi e volti di questi appartenenti alla zozzoneria!
Istruzione fa rima con educazione ma non è ad essa uguale1
C’è un’altra categoria oltre quella citata:gli operatori ecologici che caricano troppo il veicolo della raccolta a tal punto che,poi ripartono e perdono per strada la spazzatura.
Domanda:chi glielo ha insegnato?
Qualcuno gliel’ha detto che riempire i cassoni fino alla cima,poi c’è il rischio che durante il trasporto cade per terra?
La zozzoneria messinese degli zalloni. Odiosi personaggi sempre a suonare il clacson a nsivare i colli san Rizzo le nostre bellissime spiagge il nostro mare. Si loro figli insegnano il lancio del sacco di munnizza dai finestrini delle macchine. Una città senza speranza
mandateli via da messina e levategli tutto
Approvo tutto quello scritto da Colapesce senza Dimartino, è la vera realtà. Il sindaco e i responsabili della Messina Servizi si facciano una passeggiata sulla stradina che dal sottopasso autostradale Messina Gazzi porta a Case Gescal, contrada Convido, e si rendano conto dello schifo che regna.
Più che ” ZOZZONE” ,io direi che andrebbe curato il professionista, in quanto dicono, essere in regola con i pagamenti della Tari. quindi è malato.
qualche anno fa sono stato testimone di un fatto eclatante. C’erano sempre i bidoni della spazzaturta quelli grandi per intendersi. Chi di voi non lo ricorda? Questi bidoni venivano lasciati sempre aperti in quanto venivano messe delle cassette di legno a contrasto ve lo ricordate? Ebbene ho visto con i miei occhi l’addetto alla raccolta con il camion che non si fermava a raccogliere l’immondizia se i cassonetti non erano pieni fino in cima. Una cosa incredibile! Erano proprio gli addetti ai lavori che li ytenevano sempre aperti con quelle cassette. Questo malcostume era molto esteso per tutta la città. Anche nelle vie centrale i cassonetti invece di stare chiusi venivano tenuti aperti con queste cassette di legno. Oggi hanno cambiato sistema. Vediamo molte persone che lasciano la spazzatura nei Colli sopra Via Palermo. Sono persone di tutti i ceti! Perchè quando parliamo di Feccia a Messina abbracciamo una vasta categoria di perdone come la cosiddetta borghesia. Non basta avere un tenore di vita elevato per distinguersi. Signori si nasce diceva Totò!