"I servizi meteorologici possono ridurre le morti degli eventi estremi”

“I servizi meteorologici possono ridurre le morti degli eventi estremi”

Daniele Ingemi

“I servizi meteorologici possono ridurre le morti degli eventi estremi”

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sabato 09 Novembre 2024 - 08:20

Il rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). In primo piano la necessità di servizi pratici, partendo da scienza e informazione

METEO – L’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm) ha presentato un nuovo rapporto che riassume sia i progressi che le principali lacune nello sviluppo di servizi climatici essenziali per la mitigazione e l’adattamento climatico. L’Omm sottolinea che, negli ultimi cinque anni, la disponibilità di informazioni meteorologiche critiche è migliorata, anche se gli investimenti rimangono molto indietro rispetto alle necessità. In particolare, emerge un elemento: i servizi meteorologici possono ridurre le morti dovute agli eventi meteo estremi.

Questo rapporto, che sarà presentato ufficialmente all’appuntamento internazionale della COP29 a Baku, in Azerbaigian, sottolinea l’importanza di un approccio proattivo nello sviluppo e nell’uso dei servizi meteorologici per rispondere alle sfide climatiche e prendere decisioni informate.

Secondo il rapporto, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato e questa tendenza è continuata anche nel 2024, con un aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi. Sebbene i decessi legati a questi fenomeni siano diminuiti grazie al miglioramento dei sistemi di allerta precoce, le perdite economiche hanno continuato ad aumentare.

Dal 2020 alla metà del 2024, le inondazioni sono state il disastro più segnalato, sebbene i rischi legati al caldo abbiano rappresentato il 57% dei decessi attribuiti a eventi meteorologici, climatici e idrologici, mentre i temporali hanno generato il 59% delle perdite legate agli eventi economici globali legati a questi eventi.

Cresce la domanda di informazioni sul clima nei principali settori economici

Il rapporto rivela anche un aumento della domanda di servizi climatici in settori specifici, come l’agricoltura, la sanità, la pianificazione delle emergenze e la biodiversità. Dal 2000, i servizi nazionali hanno ampliato i servizi a tutti i settori, con una crescita particolarmente notevole nei settori commerciale e turistico. Sono 62 quelli che forniscono dati al settore del turismo, rispetto ai 48 del 2019.

Ciò riflette un crescente riconoscimento del valore delle informazioni meteorologiche per la continuità aziendale, la gestione del rischio e la pianificazione strategica nei settori che si trovano ad affrontare interruzioni dovute a fenomeni estremi.

Ad esempio, il settore del turismo beneficia delle informazioni meteorologiche per ottimizzare il benessere dei turisti e pianificare la costruzione di nuove strutture turistiche sulla base di proiezioni di temperatura, precipitazioni e altri fenomeni. Allo stesso modo, le aziende utilizzano i dati per gestire le proprie catene di approvvigionamento e ridurre il rischio di interruzioni.

Il ruolo dei servizi meteorologici nel processo decisionale

Il rapporto dell’Omm sottolinea inoltre che i servizi meteorologici svolgono un ruolo fondamentale nel prendere decisioni informate su tempo e clima. I servizi, che includono la fornitura di dati, informazioni e conoscenze sul clima, consentono ai decisori di anticipare gli impatti della natura, che è sempre più cruciale con l’avanzare del cambiamento climatico.

Tali servizi sono essenziali affinché si possa rispondere a esigenze specifiche. L’Omm sottolinea che tutti i settori della società beneficiano dei servizi climatici e che questi sono essenziali per affrontare gli effetti del cambiamento climatico nei prossimi decenni.

Come ha sottolineato Celeste Saulo, “la scienza e l’informazione sul clima devono essere tradotte in servizi pratici affinché il mondo possa agire oggi con uno sguardo rivolto al futuro. Non basta più reagire alle crisi; La prevenzione e l’adattamento devono far parte dell’azione per il clima”.

Questo rapporto dell’Omm, pubblicato ogni anno per cinque anni in risposta a una richiesta della Conferenza delle parti (Cop) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, si aggiunge agli sforzi internazionali per comprendere e colmare le lacune nei servizi climatici e migliorare l’investimento consapevole in essi.

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