Coas e Aaroi chiedono lumi sull'effettivo numero dei posti letto per terapie intensive covid oppure ordinarie
Il confine tra i posti di terapia intensiva covid e quelli no covid in questo periodo di zone arancioni e gialle sta diventando sottile in tutta Italia. Così è un parametro ballerino che suscita interventi e richieste dei sindacati. Ed è proprio a proposito dei posti letto di terapia intensive covid e no covid al Piemonte che intervengono il segretario aziendale Aaroi Emac Giuseppe Caminiti e per il Coas Maria Spavara e Mario Macrì.
Confusione sui posti letto
“L’ annunciata attivazione del nuovo Reparto, di cui ancora oggi non si conosce l’esatta specificità- scrivono i sindacalisti– sta generando fortissimi dubbi sia a noi che agli operatori sanitari in quanto contraddice precedenti dichiarazioni rilasciate in merito all’attivazione dei nuovi posti letto presso l’Ospedale Piemonte di Messina”.
I numeri ballerini
Il 12 novembre sulla piattaforma regionale Gecos (nella quale vengono immessi tutti I posti letto dell’isola per degeneze e T.i) vengono rilevati 16 posti letto di Terapia Intensiva “Ordinari” ovvero no COVID all’Irccs-Piemonte. Il 23 novembre il direttore Generale dell’ospedale, Vincenzo Barona annuncia con una nota agli anestesisti-rianimatori l’attivazione di 6 nuovi posti letto di “Terapia Intensiva Covid” che dovrebbero aggiungersi agli 8 posti letto di Terapia Intensiva ordinari NoCOVID. Successive dichiarazioni del direttore sanitario Pippo Rao, nei giorni scorsi, fanno emergere come ancora non si sia deciso nulla in merito e se saranno posti letto di terapia intensive o sub intensive.
A fronte di questa situazione l’Aaoroi Emac e il Coas chiedono chiarimenti in merito alla esatta individuazione del nuovo Reparto e del numero dei posti letti che sono in fase di allestimento