In vista della sfida interna col Sorrento un'analisi sui numeri dei tifosi biancoscudati e i precedenti col direttore di gara
MESSINA – Al Messina manca il suo pubblico e al suo pubblico siamo sicuri manchi il Messina. Una piccola dimostrazione degli effetti che possa sortire il tifo locale sulla squadra si è avuta nell’ultima partita casalinga contro il Giugliano. Quando i biancoscudati nel finale, avanti di una rete ma messi alle strette dai campani, hanno trovato energie sostenuti da quei pochi, va detto, tifosi che anche senza gruppi organizzati si sono uniti e hanno provato con una sola voce a sostenere la squadra.
Lo stesso Giulio Frisenna nel post partita ha ammesso che “quando quei pochi tifosi hanno iniziato a cantare ci hanno dato una grossa mano”. È probabile, ma non ne siamo certi, che, con la Curva Sud piena anche solo come nella passata stagione, le partite contro il Potenza, o ancora la Casertana sarebbero potute terminare in modo diverso. Da una parte infatti i calciatori locali avrebbero avuto quella carica in più, dall’altra i calciatori ospiti sarebbero stati un po’ intimiditi dal ruggito del “Franco Scoglio”.
Il numero di presenze è diventato un caso e proprio in questa settimana l’editore di Tempostretto ha lanciato una petizione per tornare a sostenere i giovani calciatori allo stadio, e più di recente la testata si è offerta di regalare 250 biglietti, grazie al contributo economico di un cliente che ha pubblicizzato la sua attività sul giornale e che ha voluto restare anonimo, per la partita contro il Sorrento. I numeri già bassi va detto per onor di cronaca sembrano in caduta libera, ma anche su questo va fatto un discorso più ampio.
Il numero di spettatori in stagione del Messina
Di mezzo tra tifoseria e squadra c’è finito Pietro Sciotto. Quella parte di tifoseria organizzata, così presente nell’immagine in evidenza contro il Potenza nell’ultima in casa della passata stagione, proprio in quell’occasione ha iniziato la sua contestazione contro l’attuale proprietà. Contestazione che è andata avanti con due manifestazioni davanti a Palazzo Zanca e che poi si è trasformata in un’assenza continuata dai gradoni della Curva Sud, ma con un centinaio e più di tifosi sempre presenti in trasferta.
I numeri casalinghi in termini di presenze ne hanno risentito molto e dopo quasi tre mesi la protesta sta andando avanti, basta già il colpo d’occhio con la curva semivuota e lo stadio molto silenzioso durante le partite a certificarlo. Lo smacco per la società c’è stato, lo scorso anno la media era stata di più di 2mila spettatori a partita. Inoltre basti pensare anche solo in termini di abbonati come il Messina calcio, chiaramente in virtù di questa scelta di opposizione dei tifosi, sia stato quasi doppiato dall’Akademia di pallavolo quanto a numero di tessere sottoscritte: 372, se il dato fornito a inizio stagione dalla società Acr è corretto, contro i 604 di Akademia. Lo scorso anno i tifosi si erano approcciati alla stagione con grande fiducia ed erano stati sottoscritti 1330 abbonamenti.
Nelle prime tre gare interne infatti la società Acr Messina ha diramato il dato degli spettatori presenti al “Franco Scoglio”: contro il Potenza 1708 (di cui 115 ospiti), contro il Taranto 1768 (di cui 60 ospiti), contro la Casertana 1882 (di cui 58 ospiti). Dopo queste tre partite non è stato più inviato ai giornalisti il dato, ma sulla piattaforma Transfmarkt accanto alle partite compare il dato degli spettatori per ogni gara. I primi delle prime tre partite casalinghe coincidono con quelli a suo tempo divulgati dall’ufficio stampa quindi è probabile che anche il dato delle successive quattro sia veritiero. Da questo si può evincere come il Messina, oltre ai tifosi che protestano, abbia avuto un’ulteriore emorragia di spettatori: contro il Benevento erano in 1500, contro il Monopoli 1000, contro la Cavese 700 e il minimo storico si è toccato contro il Giugliano con 600. A questi dati ovviamente manca il dettaglio degli ospiti presenti, la media stagionale comunque è di 1300.
La squadra arbitrale
In vista della sfida di domenica al Franco Scoglio tra Messina e Sorrento a dirigere la gara dalle ore 15 sarà il signor Mattia Drigo della sezione di Portogruaro, affiancato dagli assistenti Stefano Franco di Padova e Andrea Romagnoli di Albano Laziale, quarto ufficiale Luca Schifone di Taranto. Non ci sono precedenti con i biancoscudati né in serie C né in serie D. Una sola direzione invece per l’arbitro della sfida con i rossoneri campani, era il gennaio 2023 e il Sorrento si trovava a disputare la Serie D nel girone G, l’anno della promozione. In quell’occasione vittoria allo stadio “Italia” per 3-0 contro l’Angri.