48 assoluzioni nella tranche del processo che riguardava le macchine mangia soldi imposte dal clan di Giostra
Si chiude con una sola condanna – minima – e ben 48 assoluzioni il processo stralcio della maxi operazione antimafia Totem, l’inchiesta contro gli interessi del nuovo clan di Giostra in vari affari, dai lidi della riviera all’imposizione delle slot machine scommesse nei locali della zona “di competenza”.
Oggi la Prima sezione del Tribunale ha chiuso il processo che riguardava proprio i così detti “totem scommesse” appunto, negli internet point, bar e sale giochi, ed ha condannato a 3 mesi d’arresto Francesco Irrera, assolvendo con formula piena, perché il fatto non sussiste e per non aver commesso il fatto, tutti gli altri: Antonino Barbera, Luigi Tibia, Luciano De Leo, Giuseppe Schepis, Santi De Leo, Fortunato Bellamacina, Agatino Antonino Epaminonda, Daniele Pantò, Francesco La Camera, Daniele Vinci, Massimo Currò, Paolo Currò, Toruccio Salvatico, Filippo Marsala, Veronica Pernicone, Anna Morana, Luigi Irrera, Paolo Chiaia, Antonino Cutè, Francesco Bitto, Roberto Ferrara, Gaetano Russo, Giovanni Mancuso, Rosario Costantino, Giovanni Zanghì, Carlo Sergi, Pasquale Romeo, Francesco Irrera, Ignazio Vinci, Francesco Giuffrida, Giovanni Ieni, Giovanni Pagano, Concetta Pappalardo, Mario Rello, Francesco Tomasello, Giovanni Versaci, Orazio Margurio, Francesco Guglielmino, Roberto Lecca, Carmelo Salvo, Pietro Santamaria, Natale Caruso, Simone Pati, Antonio Civello, Maria Antonia Cicero, Michele Lombardini, Francesco Gigliarano, Giuseppe Cucinotta.
Hanno difeso gli avvocati Nino Cacia, Salvatore Silvestro, Antonello Scordo, Alessandro Billè, Giuseppe Donato, Gianluca Currò, Pietro Luccisano, Carlo Autru Ryolo, Tancredi Traclò, Domenico Andrè, Maria Puliatti e Davide Cocivera.