Il Via libera è arrivato dalla Regione. Prevista la realizzazione di un Club di Prodotto denominato “Itinerari della Tradizione”, collegato alla realizzazione di eventi e proposte per il turismo culturale
Taormina avrà il suo distretto turistico “Antichi mestieri, sapori e tradizioni popolari”. L’ufficialità è arrivata con l’emanazione del decreto dell’Assessore Regionale per il Turismo n° 27 del 13 giugno 2012 scorso. L’idea del Distretto Turistico – che si occuperà di un bacino di utenza di 218 mila abitanti ed 11mila 500 posti letto alberghieri – si fonda sull’individuazione dell’insieme degli elementi di identità del territorio di riferimento e della gente che vi abita. La cucina tradizionale, le attività produttive tradizionali, la storia sociale della comunità locale, le attività economiche tipiche, le tradizioni popolari e i valori naturali e culturali sono componenti unificanti della vita della comunità locale, che divengono un prodotto turistico in sé.
«E’ stata prevista – si legge in un comunicato – la realizzazione di un Club di Prodotto denominato “Itinerari della Tradizione”, collegato alla realizzazione di eventi e proposte per il turismo culturale ovviamente in stretta relazione con l'ambiente, con la gastronomia e con varie tipologie di eventi. Queste proposte verranno valorizzare tramite lo sviluppo di politiche di integrazione tra musei, attività culturali e di spettacolo. Un secondo Club di Prodotto denominato “I Sapori della tradizione” che, con l’azione congiunta degli operatori privati turistici e degli operatori attivi nel campo della produzione delle specialità agroalimentari ed enogastronomiche, ha come obiettivo quello di mettere a sistema le varie esperienze territoriali, integrate anche con azioni di commercializzazione turistica, al fine di valorizzare proposte gastronomiche e tradizioni popolari della nostra terra. Infine, un terzo Club di Prodotto denominato “Tra…dizioni alternative”, che punta sul turismo legato all’escursionismo, prevedendo la realizzazione di percorsi e la pubblicazione di apposite guide per soddisfare la richiesta di un segmento di turismo sempre più ricercato anche dalle giovani generazioni, oltre che dagli stranieri».
Il territorio di riferimento del Distretto è molto vasto e comprende ad oggi 23 Comuni sparsi nelle province dell’isola: Campofiorito, Ciminna, Roccapalumba, Vicari (prov. di Palermo); Favignana e Valderice (prov. di Trapani); Biancavilla, Grammichele, Ramacca, Aci Catena, Viagrande, S. Pietro Clarenza, Pedara, Giarre e Licodia Eubea (prov. di Catania); Fiumedinisi, Nizza di Sicilia, Montagnareale, Santa Teresa di Riva, Sinagra, Taormina e Furci Siculo (prov. di Messina) e Rosolini (prov. di Siracusa). Il partenariato privato del Distretto annovera il Touring Catania, Federalberghi Isole Minori della Sicilia, Associazione albergatori Taormina, Slow Food, la Pro Loco di Sinagra, la Pro Loco di Viagrande, la Gualtiero Viaggi, Valle dei Margi, P.S.T. Sicilia, la soc. agr. Agorà, il Consorzio Euroagrumi, Malvuccio marmi s.r.l. e la Soal s.n.c.. A questi sta per aggiungersi anche la Fondazione Buttitta.
Soddisfazione per il risultato raggiunto è stata manifestata dal Presidente del Distretto, Michelangelo Lo Monaco, secondo il quale «si rileva fondamentale e prioritaria l’elaborazione di un Marchio Collettivo del Distretto capace di sintetizzare un concetto di identità forte ed unificatore di tutti gli operatori ed attori locali che verrà riconosciuto non automaticamente, per il solo fatto di aver aderito al Distretto, ma sulla base di apposito disciplinare d’uso».
Lo Monaco spiega che «oltre alla funzione aggregativa e di premialità, il Marchio Collettivo del Distretto fungerà, quindi, da strumento di comunicazione e di promozione dell’intera area distrettuale, che, si spera, in seguito, possa includere anche tanti altri operatori che vogliano condividere questo percorso di sviluppo del settore turistico. Un doveroso ringraziamento – aggiunge – va ai componenti del Consiglio direttivo, Prof. Marco Romano e dott. Attilio Bruno, per il prezioso e qualificato apporto tecnico, nonché al dott. Antonino Messina per la sua collaborazione a supporto del percorso effettuato durante il mio incarico di Commissario straordinario dell’allora Comune capofila».