Roccalumera. "Fogna in via Vespucci", la minoranza chiede lumi. La maggioranza: "Un abbaglio"

Roccalumera. “Fogna in via Vespucci”, la minoranza chiede lumi. La maggioranza: “Un abbaglio”

Carmelo Caspanello

Roccalumera. “Fogna in via Vespucci”, la minoranza chiede lumi. La maggioranza: “Un abbaglio”

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venerdì 13 Maggio 2016 - 22:06

Botta e risposta tra i consiglieri di opposizione e l'esperto del sindaco, l'avvocato Carmelo Saitta

Botta e risposta sui presunti sversamenti di fogna a Roccalumera sulla via Amerigo Vespucci, dal depuratore verso valle. La situazione sarebbe rientrata nel volgere di poche ore, ma la minoranza, attraverso una nota, ha chiesto chiarimenti all’Amministrazione. Che a sua volta replica con toni decisi: "Non c'è stato alcuno sversamento di liquami, l'opposizione ha preso un abbaglio". Andiamo con ordine. “Basta poca pioggia – evidenziano Rita Corrini, Giuseppe Melita, Ada Maccarrone, Maria Grazia Saccà e Antonella Totaro – affinché si presenti questo grave problema igienico-sanitario. Negli ultimi periodi, purtroppo, l’inconveniente si sta verificando sempre con maggiore frequenza. E che il problema ci sia, è sotto gli occhi di tutti quelli che hanno a cuore l’incolumità dei propri concittadini e vanno a verificare le segnalazioni fatte”. Il capogruppo Corrini sostiene che “questo problema è stato evidenziato più volte ed in tutte le salse: da singoli cittadini e da consiglieri comunali di minoranza, con comunicati e note scritte, nonché con video inconfutabili sui social network da ultimo proprio ieri”.

Non mancano gli interrogativi. “Cosa ha fatto l’Amministrazione – si chiede il consigliere Melita – per affrontare e risolvere questa problematica? Sicuramente – aggiunge – non basta una transenna posta in prossimità dell’ingresso del depuratore in modo che, appena è necessario, si mette sulla botola della fognatura posta sulla Via Amerigo Vespucci per segnalare la fuoriuscita di liquami. Ci vuole ben altro. L’Amministrazione – incalza Melita – deve pertanto intervenire per risolvere questo grave inconveniente dopo che gli annunci ed i proclami in merito alla risoluzione del problema con il completamento dei lavori del depuratore sono stati smentiti ancora una volta dai fatti”. I consiglieri di minoranza auspicano “che questo disagio sia risolto al più presto in quanto chi abita in quella zona sta proprio arrivando al limite dell’esasperazione: la salute dei nostri concittadini va tutelata ad ogni costo”.

Di tutt'altro tenore le dichiarazioni degli amministratori, affidate all'avvocato Carmelo Saitta, esperto del sindaco Gaetano Argiroffi a titolo gratuito. “L’impianto di depurazione funziona regolarmente – taglia corto – e non si sono registrati sversamenti di fogna in via Vespucci, come denunciato dalla minoranza”. Saitta sostiene che “il documento dei consiglieri di opposizione riprende notizie e segnalazioni apparse sui siti web ed è un autentico abbaglio, perché la supposta fuoruscita di liquami dalle condotte di via Vespucci altro non è che acqua piovana. Sicché il gruppo di opposizione – aggiunge Saitta – è incappato in un’autentica boutade, convinto di cavalcare la solita polemica nei confronti dell’Amministrazione comunale e di segnalare disfunzioni inesistenti, denunciando inerzie ed incapacità del sindaco e dei suoi collaboratori, dei quali non vi è traccia”.

Saitta ha precisato che “il depuratore ormai è stato messo a regime e funziona perfettamente, anche grazie all’operato degli attuali addetti, fra i quali segnalo l’ingegnere Gaetano Manganaro ed il geometra Carmelo Romeo, che monitorizzano costantemente l’attività del depuratore, segnalando in tempo reale al sindaco ogni eventuale disfunzione. Sicché, contrariamente a quanto ritenuto dal capogruppo di minoranza Rita Corrini e compagni – incalza l’esperto del primo cittadino – l’efficienza del depuratore è un dato ormai acquisito. Pertanto, l’ atto di denuncia in cui viene millantata l’inerzia dell’amministrazione attiva, è da dilettanti della politica, finalizzata a procurare allarme e diffondere notizie false e tendenziose. Voglio ricordare ai consiglieri di minoranza, fra le cui fila appartiene un noto avvocato – conclude Saitta – che gli articoli 656 e 658 del codice penale prevedono delle pene ben precise per chi diffonde notizie false e tendenziose e per chi procura allarme presso le autorità. Reati per i quali non vige la franchigia valida per le dichiarazioni rese all’interno della dialettica politica, considerato che nel caso specifico la politica ha lasciato spazio allo sciacallaggio”.

Carmelo Caspanello

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