Il 30% d'acqua in meno a Messina e i tempi lunghi della politica

Il 30% d’acqua in meno a Messina e i tempi lunghi della politica

Marco Olivieri

Il 30% d’acqua in meno a Messina e i tempi lunghi della politica

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giovedì 25 Luglio 2024 - 07:13

La Giunta Basile ha commesso i suoi errori ma la macchina regionale e nazionale non brilla, tra un tavolo tecnico e l'altro

MESSINA – “Potevamo arrivarci prima ma ci siamo arrivati”. In un momento di sincerità, davanti ai giornalisti, il sindaco Federico Basile ha toccato un nodo centrale della risposta ai problemi idrici. In un quadro siciliano drammatico a causa della siccità, le risposte avrebbero dovuto essere più veloci. Oggi esiste la prospettiva di prelevare più acqua potabile dal pozzo Bufardo. Ma non sarà risolutiva. Porterà dei miglioramenti anche per i Comuni di Caltabiano, Fiumefreddo e Mascali e di certo potrebbe aiutare una città con il 30% d’acqua in meno rispetto all’anno scorso.

In generale, il mix tra siccità, perdite e carenze storiche della rete idrica, in attesa del compimento degli interventi strutturali, ha avuto i suoi effetti. Ma anche per ottenere meno di cento litri al secondo bisognerà attendere un tavolo tecnico, attivato su proposta della prefetta dopo l’incontro dei giorni scorsi.

La soluzione dei nuovi pozzi d’attivare e le autobotti 24 ore su 24, fermo restando che persiste il problema dei serbatoi nelle terrazze, sono altri elementi messi in campo nella conferenza stampa di ieri. Ma rimane il nodo centrale: anche se da mesi il sindaco ha lanciato l’allarme, e la Regione ha cominciato a muovere i primi passi, la politica è lenta. Programmazione e prontezza di riflessi avrebbero dovuti essere ben altri. Basile ha ragione quando rivendica che le ultime due amministrazioni hanno preso a cuore il tema di una programmazione, culminata con i lavori con il Pnrr, per invertire la rotta. E se l’esito avrà buon fine, la storia darà loro ragione.

Tuttavia, il sindaco ha torto quando minimizza gli errori nella prevenzione dei disagi dei cittadini che vivono nelle zone critiche della città. Che l’impegno degli assessori Minutoli e Caminiti sia massimo non abbiamo dubbi e non esistono formule magiche. Ma qualcosa, nel suo insieme, tra Amam, interventi del Coc – Centro operativo comunale, volontari della protezione civile e operatori di Messina Social City, va migliorato decisamente. Tutta la macchina dell’assistenza a chi soffre i disagi va potenziata e la politica doveva preparsi prima e meglio. A partire dall’organizzazione a Palazzo Zanca. Né hanno aiutato gli annunci del precedente sindaco De Luca sull’acqua h24. Meglio prima essere più cauti e poi procedere gradualmente. Altrimenti diventa un boomerang.

Da rivedere tutto il sistema in termini d’efficienza

In sintesi, la Giunta Basile ha commesso i suoi errori ma la macchina regionale e nazionale non brilla, tra un tavolo tecnico e l’altro. In questo quadro, se l’amministrazione deve entrare in maggiore sintonia con chi soffre il dramma dell’assenza d’acqua, e non interpretare come “lesa maestà” qualsiasi voce critica, c’è da dire che emergono pure tutti i limiti della politica regionale e nazionale. Meccanismi lenti, davvero tempi stile bradipo del film “Zootropolis”, e un livello istituzionale che lascia troppo i Comuni sul fronte dei problemi. È l’intero sistema statale, regionale, metropolitano e comunale da rivedere in termini d’efficienza e funzionalità. Altro che riforme dissennate come autonomia differenziata e premierato. In più la Giunta Basile agisce in una città “privatizzata” da tanti piccoli interessi ed egoismi in ogni settore, compresa l’acqua. Siamo sicuri che se si dovesse indagare sui mille meccanismi creati negli anni, persino nel campo dell’approvvigionamento idrico, potrebbero emergere mille inghippi. Messina è una città costruita su mille paradossi e molte grandi e piccole illegalità.

Dall’acqua ai servizi siamo sempre in attesa di risposte

In ogni caso, ciascuno, dal sindaco al presidente della Regione Schifani, ai parlamentari regionali e nazionali, e alla presidente del Consiglio, faccia la sua parte. Solo affrontando davvero i nodi critici, dall’acqua a tutto il resto in termini di servizi, si potrà invertire la rotta. I sindaci, è vero, ci mettono la faccia, con i loro pregi e loro difetti. Il resto del mondo politico e istituzionale non sempre. E, nel frattempo, tra un tavolo tecnico e un altro, si perde davvero troppo tempo.

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8 commenti

  1. Cittadino sconvolto 25 Luglio 2024 07:48

    …. già…. soffrono dell’ effetto: ….” lesa maestà”…. articolo che sintetizza lo… ” spessore politico”…di queste personcine… Pazienza… attendiamo i prossimi…e speriamo in bene…

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  2. ma anche il tram doveva viaggiare in aria come a New York……..diceva qulacuno che c’era prima e che continua a stare addosso a questa città senza averne più il titolo…..figuriamoci l’acqua h 24 e tante altre mink…………………..!

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  3. Scuderi Luciano 25 Luglio 2024 08:29

    Del pozzo di Briga non se ne parla più, perchè? se ricordo bene era stato dato l’OK, è stato messo in funzione? qualcuno ha notizie in merito?

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  4. Sono d’accordo con chi ha scritto questo articolo,non me la prendo solo con il sindaco,ho gli assesori,oppure l’Amam,perchè le colpe vengono da lontano.A loro imputo una sordità alle richieste che arrivano da cittadini di alcune zone.Ai voglia a telefonare,chi rispon de riempie dei moduli che restano lettera morta,perchè se io chiamo da diversi giorni per carenza di acqua e poi non succede nulla mi sento preso per i fonrdelli.Gli contesto anche l’elenco che hanno distribuito il 1 Luglio circa l’orario di distribuzione dell’acqua,dove anche un bambino capisce che ci sono grosse disparità,che credo qualcuno debba spiegare invece di fare riunioni inutili,facciano una conferenza stampa e ci dichano il motivo per cui,lo ripeto per l’ennesima volta,non voglio fare nomi ma basta guardare l’elenco per rendersi conto che:
    23 zone usufruiscono dell’acqua H 24
    23 zone usufruiscono dell’acqua dalle 5 alle 22/23
    19 zone usufruiscono dell’acqua dalle 5 alle 12/13/14/15
    7 zone usufruiscono dell’acqua dalle 5 alle 18/19
    8 zone usufruiscono dell’acqua falle 5 alle 11
    6 zone ususfruiscono dell’acqua dalle 6 alle 10
    6 ususfruiscono dell’acqua dalle 5 alle 9
    Detto questo si capisce che chi ha fatto questo elenco ha creato delle disparita,per cui ha creato figli e figliatri,quindi dire che abbiamo carenza di acqua quando abbiamo zone scialacquano,mi sembra offendere l’intelligenza delle persone.
    Credo quindi che dimezzare l’acqua a chi è nell’abbondanza per spostarla su chi ogni giorno soffre mi sembra una cosa sacrosanta.
    Poi magare qualche grosso dirigente mi dirà no quest’acqua non si può spostare,allora create le condizionim perchè ciò avvenga.
    Detto ciò ritengo che invece di fare i soliti tavoili rotondi e quadrati,qualcuno in alto ci spieghi i motivi di questa disparità negli orari di disibuzione,a chi tanto e a chi niente.
    Vedete io rientro nella zona in cui l’Amam ha diminuito l’erogazione,che prima era dalle 5 alle 11,ed adesso è dalle 5 alle 9,solo che oltre ad aver diminuito l’orario,ha diminuito anche la pressione dell’acqua per cui i serbatoi rimangono vuoti,e tante cose non si possono fare ed abbiamo anche una carenza igienica.Ho fatto presente all’Amam mi è stato detto che la pressione è diminuita per carenza di acqua,altra bugia,quindi noi dobbiamo patire la sete e lapoca igene,mentre altri non hanno problemi,Se qualcuno di degnerà di spiegare tutto questo,ne sarò molto grato a Tempostretto.Intanto dobbiamo anche programmare quando andare in bagno,son passati 74 ma siamo tornati agli anni 50,però solo per alcuni,

    23 zone

    7
    0
  5. Scarsiiiiiiiiii via

    21
    20
  6. POLITICI MESSINESI SOLO DA RIDERE…..SOLO PROCLAMI e QUALCHE SOLDINO BUTTATO QUA E LA’ :::CON IL SOLITO PUBBIRAZZU……….CARI BUDDACI SOLO UNA PAROLA, …..VERGOGNIAMOCI…….

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  7. Ritengo che a noi cittadini interessi poco o niente di chi siano le responsabilità a noi interessano i FATTI e resta inteso per gli abitanti di una città il referente al quale chiedere “conto” sia il primo cittadino. Vogliamo vedere interesse e operatività non solo quando si tratta di manifestazioni pubbliche o tagli di nastri noi abbiamo esigenze di vitale importanza abbiamo bisogno di riferimenti importanti che ci rassicurino e non mi pare che questo accada. Noto una stanchezza generale che dalla rassegnazione sta trasformandosi in rabbia. La città è stanca ci sentiamo soli.

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  8. mi rifaccio la stessa domanda ma una nave cisterna tanto per alleviare le sofferenze messinesi? abbiamo un sindaco del fare ma io dico una volta pensare al cittadino? senza foresta me senza piste ciclabili senza parchi aperti poi chiusi ecc ecc abbiamo un tesoretto come dice il sindaco usiamolo nave cisterna alleviamo i messinesi anche se potevano pensare prima a questa non fare politica e poi fare gli eroi per avere l’approvazione dei messinesi per prendere voti

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