Viaggio nella Perla dello Jonio: dal countdown, al tuffo in mare; dal trasferimento con la navetta (pressati come sardine) al Corso che sprizza la magica atmosfera della festa
di Carmelo Caspanello
TAORMINA – Alle 18 il parcheggio Porta Catania è stracolmo. Chi giunge dall’autostrada e percorre via Nicola Garipoli viene fermato dalla Polizia locale davanti al Lumbi (dallo svincolo al multipiano ci abbiamo impiegato oltre mezzora). E’ lì che ci sono ancora posti auto disponibili. Nel piazzale l’attesa è breve. E’ quasi pronta la navetta che ci lascia dinnanzi a Porte Messina, dopo un percorso di pochi minuti, che trascorriamo pressati come sardine. Sul Corso Umberto traspira il fascino della Capitale siciliana del turismo. Giorno da pienone. Al Palacongressi si registra il tutto esaurito per il tradizionale concerto dell’Orchestra a plettro. Il suono delle zampogne e di due pianoforti (uno sotto i portici del Comune e l’altro davanti la chiesa di Santa Caterina) danno ancor più intensità all’atmosfera di festa.
Un Capodanno col botto. Da countdown della mezzanotte al tuffo in mare, al pomeriggio e alla serata dell’1, in migliaia hanno invaso il centro di Taormina ed occupato i posti etto disponibili, che in questo periodo dell’anno, considerato di “non alta stagione”, sono 2500 (su circa 7mila complessivi, il riferimento è a quelli delle strutture alberghiere). Il che significa pienone. “Con circa il 25% in più nei parcheggi”, il primo dato sciorinato dal sindaco, Cateno De Luca. “Ci sono state delle novità – aggiunge – a partire dalla funivia, rimasta in funzione tutta la notte del 31. E’ stata di grande aiuto. Ma nel complesso tutto il lavoro svolto dall’Asm è stato soddisfacente. E se qualcosa c’è da migliorare sarà fatto per il futuro”. De Luca ha chiuso la giornata di Capodanno in piazza IX Aprile con un partecipato brindisi augurale (comizio). “In appena 7 mesi di amministrazione – dice – abbiamo ottenuto risultati significativi: lotta all’evasione fiscale, aumento delle entrate, rispetto delle scadenze, e un’operazione efficace per uscire dal dissesto entro giugno 2024. Una Marcia in più per Taormina non era uno spot elettorale, era una promessa, un impegno e possiamo dire senza temere di essere smentiti che basta guardarsi attorno per capire che abbiamo mantenuto l’impegno” (in allegato le interviste integrali al sindaco Cateno De Luca e al vicesindaco Giuseppe Sterrantino, realizzate la sera di Capodanno in piazza IX Aprile).
Dopo il tuffo a mare, la mattina dell’1 Saverio Amasi e Teresa Latella si sono imposti nella Corsa di Capodanno, alla quale hanno partecipato 117 atleti, da Villagonia a piazza IX Aprile, in memoria di Chico Scimone e delle sue imprese sportive. Un evento organizzato dal Marathon club Taormina, con il Patrocinio del Comune.
Archiviato il Capodanno, si guarda al futuro con speranza. “Il 2024 – taglia corto il vicesindaco Sterrantino (in allegato l’intervista integrale) – sarà l’anno che segnerà la fuoriuscita di Taormina dal dissesto. Ciò significa che potremo lavorare, concretamente, per dare un nuovo assetto ed un nuovo volto a questa città”.
Per me un brand è una marca, di scarpe, profumi, automobili….
Brand Taormina non mi piace affatto, mi dà come l’idea di una città in vendita.
Ah, ho capito.
Tutto torna.
Il botto lo ha fatto Taormina.
una città che non ha bisogno di saldi …i biglietti dei parcheggi…per essere vista.
una città che non ha bisogno di concerti gratuiti in piazza, tra l’altro senza una benché minima norma di sicurezza…
una città invasa per esclusiva e pura vanagloria di un sindaco in cerca di consensi e per i propri scopi politici, che dice di amare la città ma, di fatto, la vuole solo possedere a proprio uso e consumo
non credo che Taormina si meriti tutto questo