Il cammino di De Luca. Il primo comandamento a Messina: "Sicilia isola di Autonomia e libertà" VIDEO

Il cammino di De Luca. Il primo comandamento a Messina: “Sicilia isola di Autonomia e libertà” VIDEO

Giuseppe Fontana

Il cammino di De Luca. Il primo comandamento a Messina: “Sicilia isola di Autonomia e libertà” VIDEO

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mercoledì 20 Luglio 2022 - 13:21

Prima tappa del viaggio verso Palermo per il leader di Sicilia Vera candidato alla presidenza della Regione, che dichiara di voler riformare la macchina amministrativa

MESSINA – Da Fiumedinisi a Palazzo Zanca, in bici e a piedi: il cammino di Cateno De Luca verso Palermo ha ufficialmente preso il via. Nonostante il gran caldo, il leader di Sicilia Vera, con al fianco tra gli altri il portavoce Ismaele La Vardera, il presidente Pippo Lombardo e l’attuale sindaco di Messina, Federico Basile, ha dato inizio alla sua marcia verso il capoluogo siciliano, che lo vedrà impegnato nei prossimi giorni a stretto contatto con il territorio e i cittadini.

Il “primo comandamento”

All’arrivo, ha enunciato quello che definisce il “primo comandamento”. “Sicilia isola delle autonomie e delle libertà – dichiara De Luca, che prosegue – abolire il pizzo legalizzato imposto dall’utilizzo politico-mafioso della struttura burocratica regionale, semplificando i procedimenti, accorpando gli uffici e i servizi, decentrando al territorio la gestione delle principali competenze amministrative regionali, valorizzando le autonomie locali e i corpi intermedi con una norma regionale di intangibilità economico-finanziaria pluriennale”. Poi De Luca spiega: “Questo è il sistema delle autorizzazioni che viene strumentalizzato e abusato dalla politica per gli investimenti di privati e dei comuni. Lo abbiamo visto spesso, utilizzato per far saltare finanziamenti. Queste questioni tengono lontani gli imprenditori dalla Sicilia”.

Gli investitori da fuori

De Luca prosegue, raccontando di aver parlato con amici investitori che hanno spiegato i dubbi sull’investire in Sicilia. L’ex sindaco di Messina, candidato alla presidenza della Regione Siciliana, racconta: “Ricordate la riorganizzazione degli uffici che ho fatto a Messina? Ho snellito i procedimenti e velocizzato tutto. Questa è una riforma che non costa nulla, ma bisogna uscire dall’ottica della lottizzazione anche dagli uffici Regionali periferici, come Genio Civile, sovrintendenza, demanio o Asp. C’è una spartizione e c’è un uso politico di questi procedimenti e di questi uffici: ci siamo passati, questo sarà il primo comandamento”.

“Il viaggio è andato benissimo”

Poi il leader di Sicilia Vera si concentra su come sia andato il viaggio: “Benissimo, ho soltanto qualche dolore romantico. Devo mettere i piedi a mollo, queste sono le reazioni. Ho resistito perché sono abituato alla fatica e a camminare in luoghi più delicati. Non sono stanco pur non avendo un fisico elastico come prima, ho 50 anni e forse 10 chili in più da smaltire. Uno degli obiettivi è perderne 5, per 4 li abbiamo fatti saltare. C’è grande entusiasmo, tanti mi chiamano per fare un pezzo di cammino con me e mi permette di confrontarmi con la gente. Anche perché la sera faremo dei concerti-confronti con cui dare la possibilità di fare domande e dare suggerimenti”.

Le problematiche riscontrate: “Concessioni balneari e start-up”

“La comunicazione deve rompere la noia e il distacco – continua – perché se no i contenuti non vengono ascoltati. Io ho la mia esperienza e ho capito che l’iperbole, che altri definiscono ‘minchiata’, serve per attirare l’attenzione. Ma poi devi essere bravo a mettere i contenuti”. E tornando sul confronto con i cittadini, oggi è nata qualche nuova idea: “Abbiamo raccolto una questione che già conoscevo, il dilemma delle concessioni balneari dopo la riforma. C’è grande incertezza da parte di chi ha fatto molti investimenti, e questo porta incertezza per un settore fondamentale. Ho incontrato molti titolari di lidi che mi hanno consegnato la loro disperazione. Un’altra questione? Le risorse sulle nuove start-up, quelle dei giovani che ancora non vanno via. Chi si era preparato con progetti e altro è rimasto in una posizione di limbo”.

7 commenti

  1. Il guru e gli adepti. Cosa non si fa per la gloria!

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  2. Ma il Sindaco invece di lavorare va in giro …. mah

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  3. Il primo comandamento? Ma chi si crede? Mosè? Perché non la smette di prendere in giro, Santi, Madonne, istituzioni, cittadini e chiunque gli può fare guadagnare consenso? Un’altra domanda…… A che titolo l’ex sindaco di Messina futuro governatore di Sicilia può lasciare il suo pulmino nei parcheggi riservati davanti a palazzo Zanca? la Polizia municipale ,in questi giorni impegnata a far prelevare macchine di comuni cittadini, non ha niente da obiettare su questo parcheggio? e come mai i cittadini messinesi sopportano gli sproloqui del signor La Verdera in maglia rosanero ???

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  4. Ma sindaco e presidente del consiglio comunale a spasso a far foto dopo avere anche rifiutato una seduta straordinaria per riferire dell’incontro di Basile alla Corte dei Conti a Palermo.
    Tutto normale.

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  5. Mah…
    Questi commenti negativi mi ricordano l’antico proverbio “L’uccello nella gabbia canta per invidia o per rabbia”…..

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    1. Non e’ rabbia e’ fegato spappolato.tremano. I compari stanno per sparire ahhahh

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    2. Questo è il presidente del consiglio municipale che tuona perché si lavori H24.
      Come farà a ricoprire quella carica in giro per la Sicilia?
      E perché l’ha voluta se poi se ne va a spasso?

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