Martedì 12 novembre si terrà alla libreria Dedalus di Roberto Cavallaro alle ore 18:00 la staffetta di letture “Il canto del mare, il silenzio della città – Omaggio a Vitarelli” per celebrare i vent’anni di attività della casa editrice Mesogea e i venticinque anni della scomparsa dello scrittore messinese Eugenio Vitarelli: autore di romanzi, novelle e racconti come Placida (Mondadori 1983), Acqualadrone (Theoria 1988) e Sireine (Theoria 1990) e di cui la casa editrice messinese ha ripubblicato le opere.
Nell’ambito dell’iniziativa di Mesogea che coinvolgerà diverse librerie messinesi dal 12 al 15 novembre, il poeta Filippo Faillaci leggerà alla libreria Dedalus estratti dei racconti La parola e La gara tratti da Sireine e altri racconti, che si focalizzano sulla migrazione e la fine della colonizzazione italiana in Africa e il cui titolo del libro rinvia a una specie di delfini del Mar Rosso con “pinne lunghe come braccine monche e piccola testa nera di bambina”.
Introduzione e saluti del titolare della libreria Roberto Cavallaro.
Scoperto da Leonardo Sciascia, Vitarelli ha lavorato a lungo come impiegato, venditore di commercio, dirigente d’azienda e pescatore.
A partire dagli anni ’80 l’autore esordisce nella letteratura con il romanzo Placida con una prosa lineare e asciutta in cui si avverte l’influenza di Hemingway e Vittorini.
Nelle sue opere lo scrittore messinese descrive principalmente la città dello Stretto e le ex colonie italiane del Corno d’Africa dove visse negli anni ’50 durante l’amministrazione provvisoria britannica ed emerge una sensibilità verso gli emarginati sociali come contadini, baraccati, prostitute, migranti e colonizzati.