Durante il conto alla rovescia si è sentito Angelo Sotgiu dei 'Ricchi e poveri' che inveiva contro i tecnici, perché aveva il microfono chiuso
REGGIO CALABRIA – La Città dello Stretto ha salutato il 2025 con un grandissimo successo di pubblico e presenze, insieme al programma “L’anno che verrà“, condotto da Marco Liorni. Una piazza Indipendenza già stracolma qualche ora prima dell’inizio della lunga diretta andata in onda su Rai 1 che con uno share del 36,79% pari a 5 milioni 383mila spettatori, almeno fino a poco prima dell’1:00, è stato il programma più visto. Una serata colorata, come aveva preannunciato il conduttore Marco Liorni, sia per la scenografia del palcoscenico curata dallo stage designer Marco Calzavara. Infatti ben 500 sono stati i fari intermittenti montati a forma di una ruota di pavone e gli schermi ledwall, sia per la varietà degli artisti che si sono alternati sul palco in piazza Indipendenza. Ad aprire la serata è stato Diodato che h cantato la canzone di Lucio Dalla che poi dà il titolo alla trasmissione. Poi è stata la volta di Sal Da Vinci, J-Ax e Sandy Marton, già pronti con i bagagli perchè nella stessa serata si sono esibiti in altri concerti.
Inoltre sia nella prima parte della serata che nella seconda, sul palco de “L’anno che verrà”, sono saliti i Ricchi e Poveri, Cristiano Malgioglio, i Los Locos, Clementino, Alex Britti, Ermal Meta, il messinese Nino Frassica e il suo gruppo “Los Plaggers band”, Leo Gassman. Quest’ultimo ha cantato una serie di brani di Franco Califano. Per le donne si sono esibite invece Anna Oxa, Patty Pravo, Romina Power e Rettore, la giovanissima Big Mama e Arisa. E infine la calabrese Alma Manera, che ha celebrato l’indimenticato Mino Reitano.
LA FIGURACCIA IN DIRETTA PER UN MICROFONO CHIUSO E LE SCUSE DI MARCO LIORNI
Durante il conto alla rovesciam per l’arrivo del nuovo annom in diretta una parolaccia pronunciata da Angelo Sotgiu, dei ‘Ricchi e poveri’, che inveiva contro i tecnici (teste di…) perché aveva il microfono chiuso. Alla fine della diretta, è stato lo stesso Liorni a scusarsi: “Vi dobbiamo delle scuse perché ci è stato detto che sembra sia scappata qualche parola sconveniente e volevo scusarmi col pubblico, con chi l’ha sentita e si è sentito disturbato da questa espressione sicuramente sconveniente“.