"Ipotesi speciale su base fiduciaria, secondo le indicazioni legislative", dice il sindaco. Musolino controreplica
MESSINA – “Ancora una volta, la senatrice Musolino dimostra la voglia di protagonismo che la porta a voler attaccare a tutti i costi ogni iniziativa intrapresa dall’amministrazione Basile, anche quando le sue
argomentazioni risultano del tutto infondate. Il contratto al centro delle sue contestazioni è stato redatto conformemente alla legge 7/1992, normativa attualmente in vigore, che consente di affidare a una persona con comprovate competenze il ruolo di esperto, come confermato dal curriculum di Laura Castelli, che tra le varie esperienze annovera l’incarico di vice ministro all’economia ricoperto in 3 governi diversi”. Federico Basile non ci sta e difende la scelta di nominare Laura Castelli, presidente di Sud chiama Nord, come consulente, e non più capo di gabinetto, della Città metropolitana.
Basile: “Musolino evita il confronto con me”
Continua il sindaco: “Di seguito spiego alla senatrice come stanno le cose, e ancora una volta la invito ad un confronto serio che da mesi però rifugge. E auspico che possa superare questa spasmodica voglia di polemica. Inoltre la senatrice Musolino, nella disamina svolta, trascura il carattere di specialità della normativa sugli esperti del sindaco e del sindaco metropolitano, ribadita proprio dalla stessa deliberazione della sezione regionale della Corte dei Conti n. 71/2023, citata invece dalla senatrice a sostegno della sua errata tesi”.
Continua Basile: “La sezione di controllo della Corte dei Conti nella deliberazione n.71/2023 esplicita e chiarifica il carattere di specialità della normativa in materia di esperti del sindaco, rispetto a quella dei collaboratori esterni, così affermando proprio al paragrafo 3 della deliberazione: ”In materia di collaboratori esterni una disciplina peculiare è prevista dalla legge regionale del 26 agosto 1992, n. 7, che prevede la figura del cosiddetto esperto del sindaco”.
Così “la nomina di esperto prevista dall’art. 14 della legge regionale 7/1992 rappresenta un’ipotesi speciale, rispetto alle nomine di collaborazioni esterne da parte del sindaco. Cara senatrice, la contestazione risulta errata e frutto di un’evidente confusione tra le nomine di collaboratori o consulenti esterni e le nomine degli esperti del sindaco e del sindaco metropolitano che trovano una differente e specifica disciplina nell’art. 14 della legge regionale 7/1992 e 35 della legge regionale 9/1986 e sono conferiti su base fiduciaria”.
“Anche sulla retribuzione Musolino si sbaglia”
Prosegue il sindaco metropolitano: “Chiarita la distinzione voluta dal legislatore regionale tra le figure di “esperto” del sindaco e gli incarichi di “collaborazione esterna” e “consulenza”, e la correlata differente disciplina normativa, nel caso di specie, rispetto alla nomina della dottoressa Castelli si contesta l’entità della retribuzione. Si contesta che l’entità prevista nel provvedimento sindacale di conferimento dell’incarico, pari al trattamento tabellare a quella di un dirigente enti locali, risulterebbe in violazione delle previsioni dell’art. 12 della L.R. 15/2015 che prevedono, tra l’altro, che i rapporti di collaborazione esterna e di consulenza non possono prevedere un compenso superiore al 50 per cento di quello spettante ai dirigenti di prima nomina. Ma abbiamo visto come la norma disciplina figure differenti.
Tra l’altro, in una attività interpretativa delle norme, una diversa lettura comporrebbe un’evidente
disparità di trattamento, sul piano economico, tra gli esperti del sindaco del Comune, cui l’art.14
attribuisce il trattamento economico pari al tabellare dei dirigenti funzioni locali, e gli esperti chiamati a
svolgere analoghe prestazioni presso i Liberi consorzi o le Città metropolitane, cui il compenso, a parità
di attività svolta, andrebbe ridotto del 50% rispetto a quello del dirigente”.
In sostanza, anche nel caso della retribuzione, Basile rivendica il carattere speciale su base fiduciaria della nomina.
La controreplica
“Da ‘guardiano dei conti’ a professore di diritto che pretende di spiegare…. Basile dovrà spiegare alla Corte dei Conti la legittimità della nomina del presidente del suo partito. La sua spiegazione comunque fa acqua da tutte le parti e dimostra l’approssimazione con cui gestisce la Cosa pubblica. Dopo oltre due anni non ha ancora capito la differenza tra sindaco del Comune di Messina e sindaco della Città Metropolitana. La legge regionale 7 del 1992, che prevede la nomina di “esperti”, si applica a Palazzo Zanca. A Palazzo dei Leoni si applica la legge regionale n. 15 del 2015 che prevede la possibilità di nominare due consulenti esterni con emolumenti ridotti del 50%. I presidenti delle ex province nominavano gli “esperti” in forza di una legge diversa dalla L.R. 7/92. Mi riferisco all’art. 25 della legge 26 del 1993 che, per la cronaca, aveva modificato l’art 35 della L.R. 9/86. Due Organi diversi disciplinati da due leggi diverse. Sin qui solo un errore, grave, ma un errore che chiunque amministra può commettere. Basile, invece, sa e fa finta di non sapere. Lui stesso, sindaco metropolitano, pochi mesi fa ha fatto corretta applicazione della legge regionale 15 del 2015, nominando con decreto n 125 del giugno 2024 un altro esperto. Si trattava, a proposito di cerchio magico, dell’attuale direttore generale dell’Amam, Davide Maimone. In quel caso, correttamente, è stata applicata la L.R. 15 del 2015, riconoscendo uno stipendio ridotto del 50%. È quindi solo un errore o qualcosa di più? Errare humanum est, perseverare autem diabolicum”. Così la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.
Tutti esperti coi soldi degli altri……
vengono nominati sempre i soliti…
È stucchevole ed imbarazzante. Qui ormai si fa finta di litigare e poi dopo ognuno torma a casa con i propri lauti stipendi. La legge li prevede bene. Ma ci si rende conto che a Messina le cose che interessano ai cittadini vanno male in alcuni casi malissimo? Perché ad esempio non di allertano gli organi controllo su come si stanno spendendo in città i soldi del pnrr soldi questi che dovranno essere ripagati dagli stessi cittadini. Scelte sbagliate ? esecuzioni di lavori discutibili ? Lavori eseguiti non a norma? Gli amministratori producano dei Report seri ai cittadini invece di produrre continue ed inutili bagarre politiche
Sono peggio di quelli che hanno sempre fatto finta di criticare.
De Luca e ScN dicevano di essere contrari ai bancomat politici,ma sembra che anche loro applichino la politica del predicare bene e razzolare male.