"Il caso Nemo Sud e la neurologia del Policlinico da valorizzare"

“Il caso Nemo Sud e la neurologia del Policlinico da valorizzare”

Autore Esterno

“Il caso Nemo Sud e la neurologia del Policlinico da valorizzare”

sabato 14 Settembre 2024 - 12:30

Ci scrive un paziente: "A Messina esiste un'eccellenza e tutti lo devono sapere"

MESSINA – Da Stefano Nicolosi, consulente giuridico d’impresa e qui nelle vesti di paziente, riceviamo e pubblichiamo.

“La neurologia del Policlinico di Messina un’eccellenza in Sicilia”

Non conosco le vicende di Nemo Sud e senz’altro la Procura di Messina avrà avuto le sue ragioni per aprire un’indagine sulla vicenda con le conseguenti misure cautelari. Da cittadino che apprende dalla stampa le notizie, mi chiedo: le attività di Nemo Sud avevano una validità terapeutica? Servivano ad alleviare patologie a centinaia di pazienti? Se è così, al netto dell’indagine e degli indagati, non sarebbe cosa utile ripristinare, con le opportune normative, con la titolarità del Policlinico e con personale specializzato del medesimo, quanto faceva Nemo Sud?
Anche perché ho avuto modo di conoscere il Policlinico di Messina e, pur dietro un sistema sanitario pubblico allo sfascio, ho avuto modo di imbattermi in una Uoc (Unità operativa complessa) di eccellenza in Sicilia. Mi riferisco alla neurologia del Policlinico. Bisogna segnalarlo quando si trovano strutture di eccellenza e a maggior ragione proporre soluzioni di ampliamento.
È noto che a Messina l’area neurochirurgica e neurologica ha subito negli anni la positiva influenza della prestigiosa scuola del professore Francesco Tomasello. Ricordo che negli anni Novanta a Messina venivano da tutto il Mezzogiorno per farsi operare o effettuare una visita in neurochirurgia e neurologia.
Orbene oggi non si parla più di questi due reparti del Policlinico in una sorta di rimozione collettiva di una eccellenza che esiste ancora ed è viva ed andrebbe annoverata fra le eccellenze del Mezzogiorno, anche per l’abnegazione dei medici che vi lavorano e per la loro costante attitudine alla ricerca.

“Le mie esperienze con dottoresse di valore”

E di questi medici bisogna parlare e scrivere: è un dovere civile. Ho avuto modo di conoscere, per visite personali, la dottoressa Anita Graceffa, neuropsicologa clinica. Professionista di grande valore e portatrice delle più moderne tecniche d’indagine, con una propensione al costante aggiornamento delle tecniche di indagine dell’area psicologica e della psicologia clinica. Grande umanità e sensibilità verso i pazienti.
Ho avuto la fortuna di conoscere un’altra professionista di grande valore: la dottoressa Irene Aricò, specializzata in neurofisiopatologia.
Sono stato sottoposto a visita dalla dottoressa Aricò e da una sua collaboratrice con una metodologia d’indagine all’avanguardia e con una competenza multidisciplinare da parte della stessa dottoressa. Un approccio davvero multidisciplinare: dalla neurologia alla neuro fisiopatologia, dalla cardiologia alla cura delle apnee notturne e alla endocrinologia. Il tutto con un’attitudine a gestire la complessità di un quadro patologico. La dottoressa Aricò ha la capacità di mettere a proprio agio il paziente e di renderlo sereno.
Ho avuto un’ischemia, per fortuna non grave. Sono seguito proprio dalla dottoressa Aricò e sto bene. Da persona che conosce bene la sanità siciliana posso dire che, in un altro contesto clinico, sarei già un vegetale.

Dott. Stefano Nicolosi
Consulente giuridico d’impresa

Un commento

  1. "Impaziente" Amiloidosi 14 Settembre 2024 14:03

    Lei sarà un eccellente consulente giuridico, ma io sono un paziente “costretto” ad andare due volte l’anno, chiaramente a mie spese, al San Matteo di Pavia e sono leggermente inc…..o…..

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