Il commissario interviene in Ungheria e le università straniere sollecitano i protocolli d'intesa col Parco dei Nebrodi
Aree naturali protette in Italia, il caso Parco dei Nebrodi. E’ questo il tema della lectio magistralis che il commissario straordinario del parco, Giovanni Cavallaro, ha tenuto al secondo Congresso Internazionale di Tokaj, organizzato dalle Università di Tokaj-Hegyalja e Debrecen, in Ungheria.
Interesse dell’Ungheria
La relazione è stata molto apprezzata dai numerosi partecipanti al congresso provenienti dal Sud Africa, Spagna, Cina, Germania, Israele, Svezia, Francia, Austria, Australia, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Italia.
La presenza del Commissario Straordinario si inserisce nell’attività di collaborazione tra l’Università di Tokaj e l’ente Parco dei Nebrodi, seguita al protocollo d’intesa approvato nel novembre 2022 e i cui referenti sono Sandor Nemethy e Massimo Geraci, rispettivamente per la parte ungherese e per la parte Italiana.
L’interesse alle attività del Parco sono state manifestate anche da altre università ungheresi e dall’Agenzia per lo sviluppo del Lago Balaton che hanno richiesto la formalizzazione di apposite convenzioni.
Tutela come risorsa
“Il Parco è parte attiva nella costruzione di una crescita in chiave sostenibile del territorio dei Nebrodi, anche attraverso soluzioni innovative che collegano la conoscenza e la tutela della biodiversità alla promozione dei territori e delle eccellenze agroalimentari. In particolare, la difesa della biodiversità non deve essere intesa con assenza d’attività economica, ma come risorsa per creare ed ampliare le economie locali che seguono i princìpi dei parchi. Quest’alleanza giova sia al parco, sia alle istituzioni e agli imprenditori che, con il parco, decidono di seguire il cammino dell’ecosostenibilità”, commenta Giovanni Cavallaro.