Il Centro Studi è stato dedicato all'ex manager delle Poste Italiane Roberto Cerreti
Sarà un Centro che presterà molta attenzione alle tematiche del sociale, alle esigenze del territorio, così com’è nello spirito del Movimento Liberi Insieme, voluto e creato dall’ex consigliere provinciale Cerreti, attualmente Cda dell’Amam.
E’ stata una cerimonia partecipata quella che si è tenuta venerdì nella sede del Centro Studi “Roberto Cerreti” del MLI a piazza Duomo, dedicata all’ex manager aziendale di Poste Italiane, scrittore e studioso di fenomeni politici e sociali.
Sono intervenuti in rappresentanza dell’Amministrazione comunale gli Assessori Massimo Minutoli, Enzo Trimarchi e Dafne Musolino, oltre ai diversi esponenti del mondo accademico e della sanità messinese.
L’incontro inaugurale è stato aperto dal Presidente del neo costituito Centro Studi Roberto Cerreti, che nel ringraziare i tanti intervenuti, ha spiegato le motivazioni che hanno indotto MLI ad avventurarsi in questo nuovo progetto in supporto di una costruttiva proposizione di idee anche per l’attuale Amministrazione ed i propositi necessari, secondo il Movimento, per il rilancio del territorio messinese.
“Messina è la porta della Sicilia che è una Regione a Statuto speciale e proprio su questo si deve incentrare l’impegno di chi ha l’Isola nel cuore- ha dichiarato Roberto Cerreti– L’autonomia siciliana deve essere stimolo per un ammodernamento senza pari. I cittadini devono convincersi di sostenere solo ed esclusivamente chi ama Messina e chi fa gli interessi di questa splendida terra e non coloro che fanno gli interessi di gerarchi politici”.
Priorità quindi ai bisogni della gente, ai quali occorre dare risposte concrete e collettive, importanti per tutta la comunità. In primo piano quindi lavoro, ma anche i servizi e la qualità della vita.
“ Il problema della nostra realtà è sostanzialmente di natura socio-culturale. Occorre dare risposte alle speranze del singolo e alle aspettative della collettività. Chi vuole fare una politica di servizio è opportuno che conosca le realtà sociali di ogni singolo territorio al fine di approntare accorgimenti appropriati e differenziati da realtà a realtà. Si deve far sì che il singolo si riscatti e possa vedere una speranza nell’uscire dalla sottomissione al sistema. Dobbiamo ascoltare la gente ed individuarne i bisogni, bisogni a cui devono seguire risposte concrete. In definitiva si sta solo tentando di ridare ai messinesi quella dignità che a loro appartiene e la nostra iniziativa è una spinta per quanti hanno ancora voglia di scommettersi “liberamente ed insieme”, senza secondi fini. In una città abbandonata dalla politica, dove non esistono neanche più segreterie politiche e partitiche, abbiamo voluto dare un segnale di discontinuità e presenza aprendo un sede che sia di tutti, un punto di riferimento che ci auguriamo sia da stimolo anche per tutti coloro che hanno potere, potrebbero, ma restano inermi rispetto ad un quadro economico e sociale cittadino orami disarmante e seriamente preoccupante.”