Il 40 % dei contribuenti non denunciati ha risposto, così aumentano gli incassi. Una famiglia di tre persone pagherà 294 euro, nel 2023 la media era di 439 euro
MESSINA – “La Tari nel 2024 scenderà di un terzo, come se non ci fosse la terza rata”. Ad annunciarlo è stato l’assessore Roberto Cicala durante la conferenza stampa di presentazione dei dati degli ultimi anni.
Nel 2013 il Comune incassava 33 milioni, oggi 43
“I numeri danno la misura di come la buona attività amministrativa dia risultati concreti, come vediamo giornalmente con gli spazi ridati alla città ma anche con questi tipi di ragionamenti – dice il sindaco Federico Basile -. Il dato numerico relativo agli incassi sulla Tari è un elemento legato al circuito della raccolta differenziata che prima del 2019 era una chimera. Fino al 2017 c’era una media di avvisi o accertamenti di circa 700 l’anno, dal 2018 la media è di 12mila. Questo vuol dire che l’attività della politica è stata sorda alle esigenze del palazzo. I numeri sono impietosi. Nel 2023 abbiamo incassato 43 milioni, nel 2019 erano 40 milioni, contro i 33 milioni del 2013. Sono 10 milioni in più e la media fino al 2018 è stata di 35 milioni e mezzo. Tutto questo è frutto del lavoro di questi anni. Arrivare a 12mila provvedimenti validi vuol dire che si chiede di pagare a tutti, com’è giusto che sia. Negli ultimi cinque anni abbiamo fatto un balzo in avanti nella lotta a chi non paga. Il senso di vivibilità e civiltà è anche questo: ‘Pagare tutti per pagare meno’. Senza gli incrementi del conferimento in discarica, oggi la tariffa sarebbe la metà. Tutte le azioni portate avanti sono state fatte per raggiungere l’equità. Tutti dobbiamo pagare ciò che dobbiamo”.
I costi per il conferimento in discarica
Poi il direttore generale Salvo Puccio: “Senza gli strumenti di riorganizzazione degli uffici, dal personale ai software, non saremmo arrivati a questo punto. Quando si fanno queste azioni bisogna verificare che siano reali, non soggette a ricorsi. L’amministrazione e la macchina comunale si sono fuse completamente e solo così si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Sottovalutiamo sempre perché Messina era a quella cifra. Il primo fattore è stato quello dei soggetti passivi, ma il secondo è il conferimento in discarica, che è aumentato. Un miracolo che la tariffa non sia aumentata ancora. Il problema del prezzo del conferimento per Messina è importante, soprattutto perché nella pianificazione regionale del conferimento non possiamo decidere noi. Col prezzo di 4 anni fa avremmo la Tari più bassa della Sicilia”.
Da 439 a 294 euro
E infine l’assessore Roberto Cicala: “Partendo dall’Imu, dal 2018 è stata attivata una banca dati unica, che ogni anno miglioriamo. Potevamo anche fare solo 3mila accertamenti, ma non sarebbe stato equo. La capacità di riscossione è aumentata e oggi la media di incasso è di 40 milioni e mezzo con un picco nel 2023 quasi di 43 milioni. Cercheremo di aumentare perché gli incassi poi vanno sul bilancio”.
E ancora: “Nel 2023 per una famiglia di 3 persone ci assestavamo sopra la media nazionale di 345 euro. noi eravamo su 439 euro. Nei grafici per il 2024, dovrebbe scendere a 294 euro e la proiezione del 2025 porta a 260 euro. Abbiamo invitato tutti i contribuenti non correttamente denunciati e ha risposto quasi il 40 per cento. Mentre le attività non domestiche a rispondere sono state una su 6 e ora dovremo cercarle una per una. Per completare la banca dati ci vorrà tutto quest’anno e forse anche parte del prossimo. Non abbiamo avuto nessun aiuto dalla Regione, che prima aveva destinato somme per il conferimento e poi l’ha annullato. Entro il 30 giugno approveremo le tariffe del 2024 ma non potremo usufruire degli aiuti promessi quest’anno. Oggi siamo arrivati ad accertare quasi 4 milioni di superficie, lavorando immobile dopo immobile”.
Cicala poi ha annunciato: “Nel 2024, in base a questi dati, la tariffa scenderà di un terzo, come se non ci fosse la terza rata. L’avevamo detto che sarebbe successo perché con una distribuzione corretta la tariffa sarebbe calata. Si passa da 439 euro a circa 290 per una famiglia di 3 persone. In proporzione cambieranno tutte. Solo Firenze e Bologna avranno tasse sull’attività domestica inferiore a Messina in tutta Italia. E nel 2025 si scenderà a 260 euro in proiezione. Più bassa è l’imposta, più facile è che venga pagata. Il 7 giugno pubblicheremo le riduzioni del 2023 e del 2024, sono circa 3mila. Già nel 2024 ci saranno le esenzioni o le riduzioni”.
I rifiuti a Rotterdam…
Il sindaco Basile ha sottolineato: “Nonostante i costi del conferimento, grazie alla raccolta differenziata al 57%, pagheremo 290 euro? Il dato è questo. La strategia del 2018 porta a un decremento della tariffa sostanziale. Pagare tutti per pagare meno: questo, lo ribadisco, è il messaggio e io mi aspetto che pagheremo tutti. Ci saremmo arrivati prima senza gli incrementi legati alla mancanza di gestione regionale sul conferimento. Se non andassimo a Rotterdam, o avessimo le condizioni in Sicilia per fare diversamente, oggi sarebbe ancora più bassa. I cittadini, in ogni caso, pagheranno di meno grazie al lavoro fatto e alla sinergia tra uffici e amministratori, tra dirigenti e politici, con il cambiamento di questi anni. Mi aspetto che questi 100 euro risparmiati vengano investiti sulla città”.
Parole, parole, sono soltanto parole, una bella canzone, l’assessore Cicala potrebbe darsi alla musica.
Senza la differenziata risparmierebbe milioni di euro.