I Consiglieri del M5S Cannistrà e Russo sollecitano il sindaco ad intervenire affinché vengano erogati i contributi stanziati per aiutare le famiglie a coprire le spese per gli affitti e a rimborsare le somme versate per il pagamento di bollette e servizi essenziali
MESSINA – Alcuni esercenti hanno comunicato ai messinesi di aver “sospeso la Family card per il mancato rimborso delle fatture da parte del Comune di Messina”, lasciando i più bisognosi in stato di difficoltà. “Oltre a chiedere la ragione per cui tali ritardi del pagamento delle fatture si manifestino nonostante i fondi del Governo ampiamente sufficienti e stanziati”, i consiglieri comunali del M5S Cristina Cannistrà e Alessandro Russo ritengono “necessario che si risolva la situazione prima possibile, pagando i fornitori e consentendo alle famiglie messinesi di accedere al buono alimentare”. I due esponenti del M5S sollecitano inoltre il sindaco, Cateno De Luca, con una nota urgente, un intervento affinché vengano al più presto erogati i contributi stanziati per aiutare le famiglie a coprire le spese per gli affitti delle abitazioni e a rimborsare le somme versate per il pagamento delle bollette dei servizi essenziali, per le quali le richieste datano ormai a mesi fa.
Cannistrà e Russo sono già intervenuti nei mesi scorsi con due interrogazioni, presentate lo scorso mese di giugno, nelle quali si chiedeva, anche, il motivo per cui l’Amministrazione avesse scelto questo “metodo di rimborso successivo, che è parso da subito poco adeguato poiché ha costretto le famiglie, già in stato di necessità, a dover anticipare le risorse che, ad oggi, nella grande maggioranza dei casi non sono state rimborsate. Questa circostanza oggi – sostengono – sta mettendo le famiglie in condizioni di grave disagio e sofferenza, che l’Amministrazione De Luca ha il dovere di risolvere urgentemente e senza rinvii. De resto, i fondi nazionali erogati dal Governo per far fronte a questa emergenza a supporto delle famiglie dovevano aver già soddisfatto le necessità dei richiedenti, invece, ad oggi, molte famiglie continuano a restare in attesa, molte le segnalazioni pervenute. Quei fondi restano gli unici finora arrivati a sostegno delle famiglie, mentre dalla Regione neppure un euro è arrivato ad oggi”.
Se i dipendenti sono in smart working non sanno che ci sono le fatture da pagare