La giunta Basile vuole far sì che nelle strutture alberghiere ci siano sempre più pacchetti da proporre ai turisti. L'assessore: "Ma serve migliorare l'accoglienza"
intervista di Marco Olivieri
MESSINA – Il Comune di Messina ha convocato i titolari delle strutture alberghiere ed extra alberghiere con l’obiettivo di fornire loro nuovi strumenti per incrementare il turismo in città e migliorare l’ospitalità e le offerte per chi decide di passare anche solo qualche giorno in riva allo Stretto. Ciò che il sindaco Federico Basile e l’assessore al Turismo Enzo Caruso vogliono fare, è mettere in contatto le strutture e chi, invece, propone escursioni e altre forme di turismo esperienziale, così da veicolare il più possibile le “tipicità” che Messina è in grado di offrire.
Caruso: “Lavoro di sinergia”
Lo ha spiegato l’assessore Caruso al termine dell’incontro: “Questo lavoro di sinergia, condiviso con il sindaco, è stato attivato per far sì che il Comune diventi aggregatore tra tutti coloro che propongono le escursioni e coloro che invece possono divulgarle. Pensiamo che in questa categoria rientrino i titolari di strutture alberghiere ed extra alberghiere che avendo tanti ospiti possono diventare promotori tramite questo supporto digitale che forniamo. E con questo supporto si potrà accedere a tutti questi servizi”.
Serve “essere più bravi nell’accoglienza”
“L’incremento dei dati statistici relativi al turismo stanziale – prosegue l’assessore – ci dà coraggio. Possiamo ambire a far diventare Messina una città a destinazione turistica per le bellezze naturali di cui godiamo e per le tante escursioni ed esperienze di turismo di cui possiamo vantarci. Stanno crescendo anche le strutture, con l’aumento del numero di posti letto. C’è esigenza di posti 5 stelle o di location per matrimoni internazionali, ma dobbiamo diventare bravi nell’accoglienza”.
Caruso poi ha aggiunto: “Un operatore mi ha detto che in Inghilterra contano anche quanti sorrisi fa il personale. L’accoglienza è anche questo”. Una questione di approccio, quindi, ha spiegato l’assessore: “Siamo circa a 3mila posti letto ma dobbiamo crescere. Possiamo farlo incoraggiando imprenditori da fuori o riconvertendo le strutture già esistenti e non utilizzate. C’è tanto da fare, ma serve anche trasmettere entusiasmo”.