Un altro atteso ritorno impreziosisce la stagione del Teatro Vittorio Emanuele: quello, stavolta, di Stefan Milenkovich, tra i migliori violinisti del mondo, che lo scorso maggio ha entusiasmato il pubblico messinese. Stavolta il violinista serbo sarà protagonista del celeberrimo Concerto per violino e orchestra di Mendelssohn (tra le pagine più belle del repertorio del primo Romanticismo) e la bella quanto proibitiva Fantasia da concerto dalla “Carmen” scritta da Sarasate che Milenkovich esegue come pochi. A dirigere l’Orchestra del “Vittorio Emanuele” ci sarà il Maestro Bruno Cinquegrani, “bacchetta” di sicura affidabilità e dalla raffinata sensibilità.
Già Direttore Associato della Los Angeles Opera e Direttore Associato dell’Orchestra Sinfonica della Crimea, Bruno Cinquegrani ha studiato Pianoforte e Composizione a Napoli e Direzione d’Orchestra e di Coro a Mannheim, Germania. Si è perfezionato poi in Direzione d’Orchestra con David Zinman, vincendo una borsa di studio all’Aspen Music Festival and School in Colorado, Stati Uniti, dove ha frequentato anche un Masterclass con James Levine. Durante il Festival ha diretto concerti alla Harris Hall e B. Bayer Music Tent. Nel giugno 2013 ha iniziato la sua collaborazione con la “Fundacja Forma”, Varsavia, e l’Orchestra Nazionale della Polonia per i concerti e le registrazioni della musica di Andrzey Kurylewicz. Gli eventi si tengono presso la Sala da Concerti Nazionale di Varsavia durante il Festival “Andrzey Kurylewicz Music Days”. Durante la stagione 2012/13 ha fatto il suo esordio operistico al Teatro San Carlo di Napoli con Il Campanello. Nelle precedenti stagioni ha debuttato con Traviata al Teatro Bunka Kaikan di Tokio durante la sua prima tournée in Giappone, con Lucia di Lammermoor alla Seattle Opera, con Cenerentola all’Aspen Music Festival, e con Elisir d’amore all’ Opera Holland Park di Londra con la City of London Sinfonia. Ulteriori produzioni includono Marino Faliero e Traviata al Bergamo Musica Festival, W Gianni Schicchi al Teatro Massimo di Palermo, Lucia di Lammermoor al Teatro Comunale di Bologna, Lucrezia Borgia al Teatro Verdi di Sassari e Falstaff per la tourne’ dell’NSO in Inghilterra. Nell’aprile 2011 la casa discografica NAXOS ha pubblicato in CD e DVD, distribuzione mondiale, la sua rappresentazione dal vivo dell’opera Marino Faliero di Donizetti, eseguita al Bergamo Musica Festival. Bruno Cinquegrani ha collaborato con cantanti quali Placido Domingo, Thomas Allen, Mariella Devia, Ruggero Raimondi, Paolo Gavanelli, Alexandra Kurzak, Ana Maria Martinez, Patricia Racette, Stefano Secco, Saimir Pirgu, Francesco Meli, Stephen Costello, Willkiam Burden, e registi come Woody Allen e Elijah Moshinsky. Avendo occupato la Posizione di Direttore Associato dell’Orchestra Sinfonica della Crimea, Bruno Cinquegrani è un esperto direttore sinfonico. In due stagione ha diretto in Crimea più di cinquanta concerti con composizioni, tra gli altri, di Mozart, Beethoven, Bruckner, Tchaikovsky, Sibelius, Moussorgsky, Mendelssohn, Schumann, Strawinsky e Strauss. Ulteriori concerti includono programmi con l’Orchestra del Teatro di San Carlo, con l’Orchestra Nazionale della Polonia, con i Belgrade Philharmonic , e con l’Orchestra Nationale dell’Ukraina. Nel 2007 ha iniziato la sua collaborazione con James Conlon. Con lui ha lavorato al Simon Boccanegra all’Opera Bastille, al Falstaff al Teatro Comunale di Bologna, al Gianni Schicchi, Elisir d’Amore , Simon Boccanegra , I due Foscari e Cenerentola alla Los Angeles Opera, dove nel giugno 2013 ha terminato il suo incarico come Direttore Associato.
Ha inoltre collaborato con David Zinman e Julius Rudel a Madama Butterfly e Traviata all ‘Aspen Music Festival, con Renato Palumbo e Maurizio Benini al Rigoletto alla Royal Opera House, con Muhai Tang a Turandot al Teatro Nazionale di Helsinki, con David Parry alla Gazza Ladra al Garsington Festival e con Frieder Bernius alle registrazioni di Didone e di Vologeso per la casa discografica Orfeo. Nel gennaio 2012 Bruno Cinquegrani è invitato dal Domingo – Thornton Young Artist Program presso l’Opera di Los Angeles a dare seminari ai giovani artisti sull’interpretazione del repertorio italiano.
Stefan Milenkovich, nativo di Belgrado, ha iniziato lo studio del violino all’età di tre anni, dimostrando subito un raro talento che lo porta alla sua prima apparizione con l’orchestra, come solista, all’età di sei anni ed incominciando una carriera che lo ha portato ad esibirsi in tutto il mondo. È stato invitato, all’età di 10 anni, a suonare per il presidente Ronald Reagan in un concerto natalizio a Washington, per il presidente Mikhail Gorbaciov quando aveva 11 anni e per il Papa Giovanni Paolo II all’età di 14 anni. Ha festeggiato il suo millesimo concerto all’età di sedici anni a Monterrey in Messico. S.Milenkovich è stato vincitore di molti premi partecipando ai più importanti concorsi internazionali: il Concorso di Indianapolis (USA), il “Tibor Varga” (Svizzera), il “Queen Elizabeth” (Bruxelles), lo “Yehudi Menuhin”(Gran Bretagna), il “Ludwig Spohr” di Weimar ed il Concorso di Hannover (Germania), il “Lipizer”di Gorizia ed il “Paganini” di Genova in Italia. Riconosciuto a livello internazionale per le sue eccezionali doti tecniche ed interpretative, ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica di Berlino, l’Orchestra di Stato di San Pietroburgo, l’Orchestra del Teatro Bolshoj, la Helsinki Philharmonic, l’Orchestra di Radio-France, l’Orchestra Nazionale del Belgio, la Filarmonica di Belgrado, l’Orchestra di Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Stato di San Paolo, l’Orpheus Chamber Orchestra, le Orchestre di Melbourne e del Queensland in Australia, l’Indianapolis Symphony Orchestra, la New York Chamber Symphony Orchestra, la Chicago Symphony Orchestra, collaborando con direttori del calibro di Lorin Maazel, Daniel Oren, Lu Jia, Lior Shambadal, Vladimir Fedoseyev, Sir Neville Marriner. La sua discografia include tra l’altro le Sonate e le Partite di J.S.Bach, e l’integrale per la Dynamic (2003) delle composizioni di Paganini per violino solo. Stefan Milenkovich è impegnato anche in cause umanitarie: tra l’altro nel 2003 gli è stato attribuito a Belgrado il riconoscimento “Most Human Person”. Ha inoltre partecipato a numerosi concerti patrocinati dall’UNESCO a Parigi, esibendosi al fianco di Placido Domingo, Lorin Maazel, Alexis Weissenberg e Sir Yehudi Menuhin. Dedito anche all’insegnamento, dal 2002 è stato assistente di Itzhak Perlman alla Juilliard School di New York, prima di accettare l’attuale incarico di Professore di violino all’Università dell’Illinois, USA.
Programma
Ludwig van Beethoven
Ouverture in do minore op. 62 “Coriolano”
Max Bruch
Concerto in sol minore op. 26 per violino e orchestra
– Allegro moderato Vorspiel
– Adagio
– Finale. Allegro energico
Pablo de Sarasate
Fantasia da concerto dalla “Carmen” di Bizet
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Johannes Brahms
Sinfonia n. 4 op. 98 in mi minore
– Allegro non troppo
– Andante moderato
– Allegro giocoso
– Allegro energico e passionato
Teatro Vittorio Emanuele:
Venerdì 3 maggio 2019, ore 21:00 – Turno A
Domenica 5 maggio 2019, ore 17:30 – Turno B