Sbarca in riva allo Stretto una delle più innovative forme di welfare di comunità: protocollo tra la cooperativa Cas e 52 condomini
MESSINA – Potrebbe coinvolgere 52 condomìni il primo progetto di condominio solidale avviato in riva allo Stretto. Ad attivarlo è stata la cooperativa sociale Cas, presieduta da Agatino Cundari (nella foto), che ha firmato con l’avvocato Fabio Orecchio della Building aministration srl il protocollo che mira a rendere effettivo il progetto per una serie campione di condomini.
Una realtà innovativa, quella del condominio solidale, che potrebbe diventare il futuro di tanti interventi a sostegno delle comunità, in una epoca come quella attuale che vede i servizi sociali pubblici arretrare sempre di più.
La coop presieduta da Cundari e la Building aministration quindi, da oggi metteranno insieme le informazioni che serviranno a mappare i bisogni delle persone che ci abitano, per arrivare a disegnare un progetto di servizi, messi poi a disposizione dalla stessa coop.
Come cambia il welfare di comunità
In sostanza se in uno o più condomini vengono censiti soggetti che hanno particolari bisogni – anziani soli che necessitano di un sostegno, persone con particolari disabilità, contesti abitativi limitrofi che hanno necessità dei servizi di vigilanza – si possono progettare dei servizi di assistenza e supporto dedicati, sia personalizzati che collettivi.
Che cos’è il condominio solidale
A pensare come attivare questi servizi sarà il condominio, che insieme agli altri “appalterà” alla cooperativa i servizi stessi. Ovviamente nel momento in cui la cooperativa è in grado di strutturare il personale per un servizio più complessivo, per più persone o su un’area, il servizio funzionerà meglio e costerà meno.
…a me sembra il teme di una tesi di laurea … teneteci aggiornati e non dimenticatevi di questo progetto.. seguitelo passo passo…