Parla il linguista Fabio Rossi (UniMe), che ha partecipato alla manifestazione a Messina contro la grande opera
MESSINA – Al corteo no ponte c’era pure una rappresentanza del mondo universitario contro la realizzazione della grande opera. Abbiamo intervistato Fabio Rossi, professore ordinario di Linguistica italiana all’Università di Messina, che ha messo in evidenza: “Oltre 700 persone, del mondo universitario, hanno aderito al movimento. Circa 380 di UniMe e altre 380 di altre Università in Italia e nel mondo. Il nostro slogan è stato: Il ponte è insostenibile, il silenzio non è più opzione. Non è più possibile, infatti, stare in silenzio rispetto a una scelta che condanna Messina a vent’anni di cantieri e senza alcun coinvolgimento delle comunità”.
Ha aggiunto Rossi: “Non è stata fatta una reale consultazione delle cittadinanze coinvolte. Sono partiti degli espropri deliranti. Si è pensato d’iniziare dei lavori senza fine, data la legge iniquissima appena approvata. In sostanza, si può avviare l’opera senza un progetto esecutivo e definitivo degno di questo nome. Sempre nel campo dei diritti calpestati, ricordo l‘inasprimento delle pene per chi protesta contro la grande opera. A tutto questo opponiamo la convinzione che il mare sia il nostro reale ponte”.
700 persone del mondo universitario contrarie al ponte e un professore di Lunguistica come portavoce????
I professori di Ingegneria civile che parere hanno?
a me spiace sempre che queste manifestazioni vanno avanti a sorrisi e foto mah…
Ecco perché abbiamo un pugno di teste di legno laureate (non si sa come) nei campi più disparati! Impiegassero anche solo un quarto del loro tempo e del loro impegno nello studio rispetto a quello che impiegano nei cortei, nelle proteste e nelle serate di bisbocce, saremmo praticamente il Giappone o gli Stati Uniti d’Europa, in quanto ad eccellenze… professori compresi!
Gli ingegneri seri non aprono bocca!!! Sono rimasti senza parole davanti a tanta protervia volontà di realizzare l’irrealizzabile. Ne hanno discusso più volte senza risultato. Mi viene da citare Quasimodo: E come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il cuore…… E per piede straniero mi riferisco a Salvini che non ha neppure la laurea nè in linguistica e ancor meno in ingegneria e che pur si fa portavoce. Mi si consenta: Di chi?
Gli universitari dovrebbero tornare sui libri, forse il caldo ha offuscato il cervello. In particolare, dovrebbero studiare i manuali di economia, dove si studia l’impatto economico di una mega struttura sul territorio. Basti pensare alle decine di migliaia di lavoratori che saranno impiegati e all’indotto che si verrà a creare nei servizi. Se non capite queste cose siete davvero da bocciare!
I lavori saranno affidati all’80 per cento a imprese del nord. Qui solo qualche briciola di movimento terra, lo dice proprio la società. Che poi gli universitari pensino con la propria testa, e’ ovviamente realtà che infastidisce chi governa basandosi su ignoranza e disinformazione.
In questa piccola città composta da persone di convenienza politica sia di dx che sx non ha senso parlare del no ponte o sì ponte tanto non interessa a nessuno, saboto alla manifestazione a Piazza Cairoli ho visto le solite facce facenti parte di qualsiasi corteo che si svolge a Messina cioè tanti sbandati tanti ubriaconi con birre in mano e tanti soggetti strani, solo qualcuno con la bandiera No Ponte, quindi a Messina non solo bisogna fare il Ponte ma anche l’aeroporto per poter svillupare la città, altrimenti la gente continua ad andare via perche oltre luglio e agosto a Messina non c’è niente da fare.
La mano d’opera sarà solo temporanea e quasi tutta del nord, il magna magna forse sarà equamente distribuito, i cittadini vivranno almeno 10 anni di inferno. Ammesso che l’opera sarà finita e poi magari ci saranno cento varianti in corso fino all’eliminazione della linea ferroviaria tanto indispensabilmente sbandierata. Vorrei sapere quanto costerebbe il pedaggio per fare comunque la fila come in tutti i caselli d’Italia in quei pochi giorni di bollino rosso per gli esodi vacanzieri. Poi che mi spiegassero quale indotto ci dovrebbe essere e in quali servizi. Non credo che la gente faccia turismo a San Francisco perché c’é il Golden Gate o a Roma per il Colosseo o Parigi per la Tour Eiffel ma per tutto il resto che queste città hanno e rappresentano. Probabilmente i traghetti non sparirebbero del tutto ma quante maestranze si troverebbero “a mare” senza traghetti? In questa sede mi astengo da enunciare tutti i reali problemi tecnici e sismici e morfologici. Mi astengo anche di offendere chi la pensa diversamente da me e che è solita esprimersi così e con veemenza.
……Nino……è da ipocriti dire mi astengo…..dopo che lei ha fatto una CATILINARIA…..se ci si astiene…….NON si appare scrivendo alcunché!!!!!
Tutte frescacce SI al PONTE NO al lucchetto del cervello
Signori di tempostretto, perché non fate un reportage sui costi di attraversamento dello stretto?. O toccare certe famiglie col monopolio e sconveniente. Si al ponte gratis per i residenti, che troppo hanno sacrificato con le proprie tasche per arricchire pochi.
Io vorrei capire chi lo deve prendere questo ponte? Quelli che dalli capitali estere vengono qui? Quelli che ogni mattina vanno a Reggio per lavorare o viceversa? Quelli che spediscono, per esempio, il pesce spada a Milano con l’aereo? Chi? A chi serve? Il ponte certo non sarà gratuito per nessuno statene certi. Sui tempi di realizzazione prevedo cent’anni visto anche il decreto “spezzatino” per la sua realizzazione.
Caro Epicuro (o forse voleva chiamarsi Cicerone?), il filosofo del 300 A.C. argomentava di fisica e quant’altro senza sentire la necessità di insultare come fa Lei dandomi dell’ ipocrita per aver espresso il mio pensiero in merito a taluni aspetti della questione Ponte e per essermi volutamente astenuto, in questa sede, a dilungarmi per esporne altri. Non sarà per caso che dovrei sottopormi alle sue censure prima di parlare?!?
Caro Epicuro (o forse si è confuso e voleva chiamarsi Cicerone) il grande filosofo del 3oo A.C. argomentava di tante materie anche di fisica ma non sentiva la necessità di insultare. Se mi sono volutamente astenuto in questa sede, per non dilungarmi troppo, dall’esternare la mia opinione anche su altri punti della questione penso sia una mia libera scelta. O per caso Lei è convinto che in questo sito prima di commentare con il proprio pensiero ci si debba sottoporre alla Sua censura?! L’ultima frase del mio precedente commento è stata evidentemente profetica.